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Carissimo fratello don Paolo salute e pace in Domino
Le mando tre lettere, la mia indirizzata a lei la spedisce a quelli di Scaldasole.
Lei copia un’altra lettera quella che è firmata col suo nome e la unisce alla mia
che trasmetterà a quei buoni figlioli. Poi ne troverò una terza
che lei manderà al suo vicario.
Ricevo la sua lettera con l’avviso della Cassa Rurale di Novi (Novi).
Lei faccia così scriva una lettera a don Meriggi,
gli dica tutto quello che dice nella lettera che scrive a me,
toccando specialmente che vogliamo usare un riguardo
anche in vista di quanto l’Istituto ha sempre cercato di fare per i figli poveri
che furono raccomandati da Novi, adducendo lei essere reggente
e per di più assolutamente nella impossibilità l’opera di potere
in questo grave momento pagare.
Infatti io mi trovo proprio nella impossibilità, caro don Paolo
ed oggi non so come fare essendo sabato ed avendo molti a lapidarmi.
Ha mandato quei due a Ceregate?
Dica poi a don Meriggi che pagheremo gli interessi,
pazienti un po’ e poi soddisferemo. La lettera a quei di Scaldasole
la copî bene e poi la spedisca con qualche sollecitudine.
Mi è davvero affatto impossibile venire a Languzzano.
Pel chierico aspetti ancora un po’, glie ne manderò uno proprio buono. -
Si faccia coraggio preghi per me tanto.
Si slanci in una vita grande e nuova di amor di Dio -
la benedico e benedico tutti i figli e il carissimo frate Igino.
Aff.mo
Don Orione
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