V035T079 V035P093



          Tortona, il giorno 11 / 3 1901


 Carissimo don Paolo,


 Lo sa il Signore s’io vorrei incomodarla, o mio caro fratello, se non fossi strangolato.

Ella me l’impresti per non vedermi fare una brutta figura domani -

io anche dentro otto giorni li debba restituire, m’ingegnerò e li restituirò

a costo di fare una cambiale.

 Per domani alle 10 - se non pago, mi faranno degli atti odiosi e mi rivolgo a lei,

perché non ho tempo di rivolgermi ai parenti dei ragazzi che mi devono ancora pagare,

poiché non mi potrebbero aiutare così presto e avendo io un tempo così breve.

 Non abbia timore, caro don Paolo, solo mi faccia questa carità.

 Se fosse don Carlo me la farebbe me la faccia anche lei.

 Si tratta di un imprestito e nulla più.

 Che Gesù La benedica, ecc.


            Don Orione


 [Nota - La suddetta lettera venne portata addì 11 marzo 1901 dal chierico Rota

economo di Don Orione, a don Paolo Cassola per ottenere un’imprestito di lire 500.

(cinquecento) che vennero date - una stessa lettera identica a questa

con la data dello stesso giorno ed anno il rev.do Don Orione la scriveva al don Carlo

per avere lire 300 in imprestito, e che don Carlo gli dava]

¨