V035T091 V035P110
+ Messina, il 25 Giugno del [1]909
(Arcivescovado)
Mio caro don Innocenzo,
Oggi, come vedi, ti scrivo da Messina,
un’ora prima di assumere di fatto l’ufficio che sarà il mio calvario.
Il S. Padre ha voluto così, e sia fatta la S. volontà di Dio!
questa considerazione mi dà una grande pace di spirito,
e sono sicuro che Dio, pregandolo io di continuo, mi assisterà
Mi sono messo nelle mani della Madonna SS., e l’ho pregata di darmi tre doni:
il dono della carità: il dono dell’intelletto e il dono della prudenza.
Pregala anche tu per me, caro don Zanalda.
Ti ho promesso di scriverti, vedi sono qui per confortarti in Domino
Stamattina io ho già pregato per te, - poi tu mi verrai a trovare qui, non è vero?
Io però penso a Tortona come un bambino pensa a sua madre:
Tortona mi sta qui nel cuore!
Vedi la mano del Signore: quando venni quaggiù, venni come in esilio volontario,
afflittissimo per tanti motivi! pure l’affetto per Tortona non è spento:
Acquae multae non potuerunt exstinguere Charitatem.
Questa mia è uno sfogo, ed è per te solo.
Ti abbraccio in osculo Domini: ti scriverò presto
Tuo aff.mo in Gesù Cristo come fratello
Sac. Orione della D. P.
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