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[incompleta]


 Veneratissimo mio benefattore, [don Zanalda]


 Dalla sua lettera ricevuta oggi,

mi pare che dopo il pregare molto la Madonna SS. che aiuti,

ci sia da non perdere tempo. E dico questo poiché ormai a me risulta

che a lei alcuno disse che le si darà dell’erba trastulla: buone parole buone promesse,

ma poi l’effetto sarà un altro.

 Bisognerà dunque vedere di affrettare la nomina e di essere sicuri

che il Padre non faccia poi un gioco di testa all’ultimo momento.

 Vi sono altri che lei ignora che si tengono sicuri di avere la precedenza.

Il ragioniere e il figlio che è a Viareggio sanno qualche cosa,

ma chi deve decidere non è il padre?

 Dunque? dunque pregare e muoversi, muoversi, muoversi perché ho ragioni

per temere che le vogliono fare un tiro poco bello.

Io di qui ho fatto anche presso persona influentissima,

ma non sono tranquillo di riuscire: veda che parlo chiaro:

sarò ancora però. Lei non mi voglia male che le parlo chiaro:

chi le vuol bene le parla chiaro.

 Sento che si vuol fare lo smembramento delle parrocchie e la divisione del reddito?

Attendo notizie per regolarmi. E Novelli ha parlato a Monsig. Vescovo?

Io ho scritto a Monsig. Novelli, che lui può, può molto sempre.

 Desidero che questa mia sia riservata a lei e che

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