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 +         Anime e Anime !

          Tortona, il 19 Genn. 1924


 Caro don Innocenzo,


 Ho ricevuto e gradito tanto tanto le tue lettere, - gli augurî tuoi

e la notizia che don Antonio vuole farci la carità di pagarti le L. 1200 che ti dobbiamo,

e che, in verità, io ricordo bene che ti avevo assicurato di pagarti ora.

 Deo gratias! E della pazienza che tu hai avuto con i figli della Provvidenza

e della carità che tu mi hai fatto, e anche Deo gratias della carità che don Antonio

si appresta a farci. È il primo ex alunno di Tortona che ci fa tanto.

 Il Signore vi benedica e vi ricompensi tutti! Pregherò per tutti

Certo che la tua salute è una grazia speciale del Signore,

ma Iddio ti darà altra ricompensa anche in Paradiso.

 Hai sentito che, stanotte, è morto di un colpo il prevosto di Castelnuovo,

don Lauro Ferrari? Come si fa presto! Requiescant in pace!

 Ora che è morto, lo posso dire: l’ho fatto andare io a Castelnuovo,

ai tempi del prevosto don Lugano, che io avevo in mano quando (ricorderai)

che ero sempre a Castelnuovo a predicare.

 E ci andò senza concorso, e pare che ci abbia fatto molto bene.

A me fu grato come certi padri Francescani che tu sai.

Ma la nostra paga dobbiamo aspettarla dalla mano di Dio. A voce potrò dirti di più,

non per mormorare, ma perché non si è mai finito di imparare

che cosa c’è da aspettarsi dagli uomini.

 Questa mia lettera vedi che è riservata a te, è pegno della mia piena amicizia

e intimità di cuore in Domino con te, caro don Innocenzo,

che pure hai dovuto tanto patire la tua parte.

 A don Grassi scrivo, ringrazio ringraziandolo. E tu gli dirai tu pure

che pregherò per lui, che Dio lo ricompensi largamente.

 Avrei desiderato che fosse andato a Pontecurone, coadiutore di don Boveri

con diritto di successione per la prevostura di S. Giovanni.

 Forse (s e senza forse) tanti dolorosi incidenti in quel mio disgraziato paese

non sarebbero avvenuti. Ma, pazienza!

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Tu non devi muoverti da S. Maria della Versa, -

e non lasciarti prendere da certe idee melanconiche; dà ascolto al vecchio

e immutato amico. Cerca di fare tutto quello che t’è possibile, e, se sarò in Italia

(è difficile, e te lo dico subito) verrò ben volentieri dal Natale all’Epifania del 1925

 Appena abbia ricevuto da Venezia i testi di religione, te ne manderò copia.

Se tu non potrai venire qui, qualche momento ti capiterò lì io.

 Intanto preghiamo a vicenda e da buoni fratelli.

 Ti abbraccio in osculo Santo e ti sono in G. Cr. e Maria SS. tuo sempre aff.mo


        Sac. Luigi Orione  della Div. Provv.


 P. S.  Scrivendo a don Sterpi e don Risi, manderò tuoi saluti.

 Fa miei saluti anche alla tua persona di casa.

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