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Gesù e il S. Padre e le Anime

e tutto per la Madonna SS.ma


         Messina, 25 Dicembre 1910


 Caro mio don Risso,


 ho ricevuto la tua lettera con molti piacere, e sono molto consolato

di saperti presto sacerdote.

 Vedi, io non potrò venire a Domodossola per l’8 gennaio,

ma tu puoi essere sicuro che dal I al tutto l’8 io pregherò per te,

e la mattina dell’8 applicherò di qui la S. Messa per te,

e supplicherò Nostro Signore di venire sovra di te,

e di farti un grande strumento di misericordia e di carità, -

e ti metterò nelle mani della Madonna e di tutti i miei santi protettori

e di tutti i santi e beati nostri cari fratelli, che già ci hanno preceduti.

 Io sono sicuro che tu pregherai per me e per tutti i miei figlioli.

 Quelli che sono qui pregheranno insieme con me quella mattina.

Sapere che presto sarai sacerdote, è stata una delle più belle consolazioni

che Gesù mi ha dato in questo Natale.

 Tu mi avrai più che sufficentemente ricompensato di quel po’ di bene che,

col divino aiuto, posso averti fatto, se ogni tanto vorrai pregare per me:

ho bisogno di darmi di più a Dio, e che tutti preghino che la misericordia del Signore

non cada invano sull’anima mia.

 Mi riverisci il tuo P. Preposito Generale e tutti i tuoi superiori.

Io ti rivedrò a Roma fra alcuni mesi, così spero, nel Signore.

 Ti abbraccio in X.sto come figliolo, e ormai come dolce fratello nel sacerdozio.

 Tuo aff.mo


         Sac. Orione  della Div. Provv.

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