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Al M. Rev.do Signore

Don Camillo Risso dell’Istituto d. Carità

Collegio Rosmini - Domodossola

(prov. Novara)


           Anime e Anime !

           Roma, 28 / 12 [1]915


 Caro mio don Risso,


 Ho ricevuto con molto piacere la tua lettera, della quale ti sono e ti voglio essere

sempre tanto grato, specialmente per le preghiere che mi prometti,

e per le benedizioni che invochi da Dio su di me e sui miei piccoli figlioli in Gesù Cristo.

 Io ho grande bisogno di darmi a Dio, e di convertirmi tutto a Lui, e di riparare

e di riparare alle ingratitudini di mia vita, di tutta una vita che è vuota di Lui!

 Io ho bisogno e sete, una grande sete di Dio e dello spirito di G. Cristo.

E mi sento ristorare al sentire che molti pregate per me. Sì, caro don Camillo,

io desidero e voglio, fidato solo dell’aiuto di Dio, voglio convertirmi tutto a Dio

e vivere solo per Lui e dell’amore alla santa chiesa e alle anime, e lavorare

a salvare anime, se così piacesse mai alla Sua bontà di chiamarmi a portargli

un poco di umile aiuto.

 Ma ho bisogno di tutta la misericordia divina sopra di me

e di tutta la forza di Dio e di tutta la Sua luce per conoscere l’abisso del mio niente

e de’ miei peccati e la bontà infinita del Signore!

 Prega tu adunque, caro don Camillo, e prega sempre per me:

è la carità più grande che mi puoi fare e che ti supplico di farmi poiché, io non vorrei,

o figliolo, o figliolo mio, darti scandalo, ma sappi che sono un grande peccatore

e di nulla più bisognoso che della infinita misericordia del nostro caro Signore.

 Ma io ora stesso mi dò a Dio, e forse è per le tue orazioni e mi abbandono

come piccolo bambino nelle braccia del nostro caro dolce Padre, e Lo voglio amare tanto

e di sì dolce e veemente e inestinguibile carità da riparare a tutto, e da rendermi tutto suo

in eterno e da tirare a Lui tutti, se mi fosse mai dato.

 E le benedizioni celesti, che sopra di me e de’ miei piccoli figlioli, -

che sono figli suoi - tu hai invocato, io le invoco sopra di te, e prego Dio di centuplicarle

sopra di tutti i fratelli tuoi del tuo e del mio amato Istituto della carità.

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 E su di tutti gli uomini discendano le benedizioni e le misericordie del Signore.

 Seminiamo carità nei cuori degli uomini, o caro don Camillo,

e amore dolcissimo alla santa chiesa che è l’opera visibile di Dio su la terra,

ed è la nostra Madre. Colui che ha un Padre in Cielo non ha che dei fratelli sulla terra

e una Madre: la chiesa di Dio.

 Beati coloro che nella carità affrettano la pace, perché saranno chiamati

figlioli di Dio.

 Tuo aff.mo in G. Cristo e Maria SS.ma


           Don Orione  d. D. P.


 Tanti saluti e auguri da don Risi e da don Adaglio

e da tutti questi della Divina Provvidenza.

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