V035T137 V035P163
Al M. Rev.do Signore
Don Camillo Risso dell’Istituto d. Carità
Collegio Rosmini - Domodossola
(prov. Novara)
Anime e Anime !
Roma, 28 / 12 [1]915
Caro mio don Risso,
Ho ricevuto con molto piacere la tua lettera, della quale ti sono e ti voglio essere
sempre tanto grato, specialmente per le preghiere che mi prometti,
e per le benedizioni che invochi da Dio su di me e sui miei piccoli figlioli in Gesù Cristo.
Io ho grande bisogno di darmi a Dio, e di convertirmi tutto a Lui, e di riparare
e di riparare alle ingratitudini di mia vita, di tutta una vita che è vuota di Lui!
Io ho bisogno e sete, una grande sete di Dio e dello spirito di G. Cristo.
E mi sento ristorare al sentire che molti pregate per me. Sì, caro don Camillo,
io desidero e voglio, fidato solo dell’aiuto di Dio, voglio convertirmi tutto a Dio
e vivere solo per Lui e dell’amore alla santa chiesa e alle anime, e lavorare
a salvare anime, se così piacesse mai alla Sua bontà di chiamarmi a portargli
un poco di umile aiuto.
Ma ho bisogno di tutta la misericordia divina sopra di me
e di tutta la forza di Dio e di tutta la Sua luce per conoscere l’abisso del mio niente
e de’ miei peccati e la bontà infinita del Signore!
Prega tu adunque, caro don Camillo, e prega sempre per me:
è la carità più grande che mi puoi fare e che ti supplico di farmi poiché, io non vorrei,
o figliolo, o figliolo mio, darti scandalo, ma sappi che sono un grande peccatore
e di nulla più bisognoso che della infinita misericordia del nostro caro Signore.
Ma io ora stesso mi dò a Dio, e forse è per le tue orazioni e mi abbandono
come piccolo bambino nelle braccia del nostro caro dolce Padre, e Lo voglio amare tanto
e di sì dolce e veemente e inestinguibile carità da riparare a tutto, e da rendermi tutto suo
in eterno e da tirare a Lui tutti, se mi fosse mai dato.
E le benedizioni celesti, che sopra di me e de’ miei piccoli figlioli, -
che sono figli suoi - tu hai invocato, io le invoco sopra di te, e prego Dio di centuplicarle
sopra di tutti i fratelli tuoi del tuo e del mio amato Istituto della carità.
V035P164
E su di tutti gli uomini discendano le benedizioni e le misericordie del Signore.
Seminiamo carità nei cuori degli uomini, o caro don Camillo,
e amore dolcissimo alla santa chiesa che è l’opera visibile di Dio su la terra,
ed è la nostra Madre. Colui che ha un Padre in Cielo non ha che dei fratelli sulla terra
e una Madre: la chiesa di Dio.
Beati coloro che nella carità affrettano la pace, perché saranno chiamati
figlioli di Dio.
Tuo aff.mo in G. Cristo e Maria SS.ma
Don Orione d. D. P.
Tanti saluti e auguri da don Risi e da don Adaglio
e da tutti questi della Divina Provvidenza.
¨