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Al M. Rev.do e caro Padre Tormene
Giovedì, 29 Aprile [1]920
Caro padre Tormene,
Stamattina volevo venire da lei, per riverire e ringraziare in lei tutti gli altri padri,
prima di partire.
Ma padre Menegoz mi ha ricordato che, alle 9 e mezza,
ella sarebbe andato dalle Clarisse, dove pure io dovevo e volevo andare stamattina,
non avendo potuto andarvi jeri, con mio dispiacere e pena anche.
Ma ora sono quasi le 10, e penso che la funzione alle Clarisse
durerà forse qualche ora: verrei senza poter parlare con la madre superiora,
mentre aspettare non potrei pel breve tempo che mi resta.
Mi unisco in ispirito, e prego lei, caro padre Tormene,
di scusarmi anche questa mancanza.
Stiamo ugualmente lieti nel Signore, e confortiamoci pregando a vicenda.
Da Roma Le farò conoscere come si mettono le cose.
Confido che, nel suo mese, la Madonna SS. qualche buona notizia ce la prepari
da buona mamma.
Tanti saluti devoti e fraterni a fei, come a tutti e a ciascuno dei suoi religiosi
e padri, e preghino per me.
Suo aff.mo in Gesù Cristo
Sac. Luigi Orione
della Divina Provvidenza
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