V035T186 V035P216
[Tortona, li] 22 Giugno [191]7
+ Anime e Anime !
Caro Bianchi, mio caro figliolo nel Signore,
leggo la tua lettera, e sono molto confortato della tua promessa
che sarai tutto del Signore e secondo i miei desiderî.
I miei desiderî tu sai bene quali sono: che tu unisca ad una grande pietà verso Dio
e le anime un amore senza fine alla santa chiesa e al Papa.
Noi e il nostro Istituto dobbiamo vivere di questo amore a Dio e al Papa,
e diffondere questo amore, che sarà la luce e la salvezza del mondo. Io ti ajuterò tanto,
ti ajuterò sempre, fin ché resterò di qui, e poi quando la Madonna mi porterà in Paradiso.
Penso molto a te in questi giorni e prego di frequente per te;
trasformando il pensiero in una preghiera per te.
Dunque non sentirti sperduto, perché ti sto vicino con lo spirito, e nel Signore.
Come stai di salute?
Mi devi dire tutto come stai per levarmi di pena; e, se non ti senti bene,
non temere di dirmelo, perché io devo pure saperlo per regolarmi.
Desidero che tu dia codesti esami ora, ma devo pensare anche e molto alla tua salute.
E così abbi confidenza con don Quadrotta, e chiedi tutto ciò che ti può abbisognare.
Mi raccomando assai, caro Bianchi.
Coraggio dunque! Prega quanto devi: studia quanto puoi, -
e la SS. Vergine ti assisterà, non ne dubitare.
Ti metto ambo le mani sul capo, e ti benedico con affetto di padre in Gesù Cristo
Tuo
Sac. Orione d. D. P.
P. S. Ti unisco una lettera di Attilio; manda a tuo papà alla mamma, allo zio,
ai fratelli qualche cartolina con saluti affettuosi, - poi vedremo.
Una parola scrivila a Placidino, facendogli coraggio per suoi esami.
¨