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[Messina,] 9 / 1 [1]912
Caro don Luca, [Montà]
Ho ricevuto le vostre lettere e quelle di fr. Vincenzo e di Carlo,
che mi riescirono graditissime.
Caro don Montà, non ho potuto proprio scrivervi sino ad ora,
ma vi penso e prego per voi, quasi ad ogni ora, benché brevemente.
Vi invio qui accluse L. 50: sono poche, ma la Divina Provvidenza oggi ci dà queste,
e benediciamola insieme di cuore. Impiegatele nei bisogni più urgenti,
e vedete di non fare assolutamente debiti, poveri sì, ma senza debiti.
Non acquistate mobilia ma ci sia solo lo strettissimo necessario per non soffrire
freddo e fame, e vivete umilissimamente nella orazione e nel lavoro e in dolce povertà
che ci avvicini alla povertà della grotta di Betlemme e della croce
e a quello spirito di vita interiore e di umile e santo lavoro per la santificazione nostra
che avevano i santi - La Casa è offerta alla SS. Vergine Immacolata,
nostra soavissima Madre; però essa non è nostra proprietà, e dobbiamo anche di questo
esserne lieti; ve ne parlerò quando venga: sì dobbiamo esserne lietissimi in Domino:
la nostra proprietà e la nostra mercede in coelis est!
La Divina Provvidenza non mancherà, come vedrete,
di mandarci lo strettamente necessario: noi cerchiamo di amare Gesù ed Egli
penserà ai nostri bisogni e non mancherà mai.
Carissimo don Montà, sono edificato della vostra umiltà
nell’aprirmi tutto il vostro cuore e i vostri timori; ma chi ama Dio non deve temere mai:
basta non offendere il Signore e servirlo umilissimamente nella s. chiesa.
Dite a Carlo che venne spedito vestito e scarpe.
Quanto alla vacca e ai buoi, ne parleremo alla mia venuta.
Da fra Vincenzo vorrei molta santa indifferenza e umiltà in Domino
e non più progettoni: andiamo avanti in humilitate se vogliamo fabbricare pel paradiso.
Da Noto gli manderanno tutto quanto richiede, già ho scritto - e faranno subito.
Per ora fate tutti i lavori più urgenti che si può, e vogliate tenermi informato di tutto
e di frequente.
Preghiamo la Santa Provvidenza perché si degni mandarci il necessario -
e lavoriamo lieti la nostra santificazione.
Vostro aff.mo in G. C.
Sac. Orione d. D. P.
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