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[Al M. Rev.do Signore
Sign. Don Luca Montà
Casa della SS. Vergine immacolata
a Villa Moffa - Bra per Bandito
Piemonte]
+ Anime e Anime !
Messina, il 26 del [1]912
Carissimo don Montà,
Ricevo la vostra gradita lettera del 23 c.m., e ve ne ringrazio di cuore.
Dio vi benedica di tutto!
Ho ricevuto anche il periodico «La famiglia Agricola» ed ho letto
quanto si riferisce alla Moffa.
Oggi vi do una bella notizia: presto, prestissimo potrò essere libero
dalla Curia di Messina, a Dio piacendo, e così darmi tutto ad amare e servire il Signore
nella vita religiosa, secondo la vocazione che Dio mi ha dato.
Intanto vi pregherei di fare una novena a S. Giuseppe perché possa provvedere
a codesta Casa al più presto, e secondo la S. Volontà del Signore
e della SS. Vergine Immacolata.
Vi scriverò presto.
Intanto dite a codesti miei buoni e cari fratelli Vincenzo e Carlo
che oggi stesso rinnovo la istanza perché subito sia provveduto pei loro vestiti.
Dite loro per me che preghino e lavorino più che possono per amore di Dio.
Non mi so decidere per ora a dirvi di prendere uomini sinché non vedo
come potremo pagarli; ciò che e urgente è non fare debiti.
Frenate con carità ma frenate fra Vincenzo, che è buono ma ha bisogno di lavorare
e di ubbidire per salvarsi l’anima - Carlo è di carattere così come dite voi,
ma spero persevererà: ditegli che preghi assai la beata Madre - Scriverò presto a tutte due, a fra Vincenzo e a Carlicello.
Scrivo a Cuneo pei buoi e per le derrate alimentari - Le vostre lettere,
caro don Montà, mi danno ineffabile consolazione.
Amatevi, cari fratelli, amatevi e confortatevi e ajutatevi fra voi per amore di Dio.
La
s. carità e l’unione fraterna dice S. Agostino che furono
fu la madre
delle Comunità religiose: «Monasteria peperit»; e noi stessi ci uniamo per crescere in noi
la santa Carità di Gesù crocifisso, la quale carità, al dire di S. Paolo (III, 14 ai Coloss)
è il vincolo della perfezione.
Oh quanto è dolce la vita e dolce il lavoro quando in noi e nei fratelli vi è la soavità
della pace e unione fraterna!
Ecce quam bonum et quam jucundum habitare fratres in unum!
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Un cuore solo è un’anima sola era il fatto che nei primi tempi della s. chiesa
edificava e meravigliava fino i gentili, i quali erano costretti ad esclamare:
Vedete come si amano! ei sarebbero pronti a morire l’uno per l’altro!
Così cerchiamo di vivere noi, o miei dolcissimi fratelli in Gesù crocifisso
e nella dolce nostra Madre, viviamo nella preghiera, nel lavoro, nella umiltà
e carità fraterna, e così sentiremo la soavità e la felicità della vita lontana dal mondo:
della vita religiosa, e saremo, come già i primi cristiani, di edificazione agli altri,
e così ci conosceranno per i servi di Gesù Cristo!
Vi benedico tutti nel Signore e nella Madonna.
Vostro dev.mo
Sac. Orione della Div. Provvidenza
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