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[Al Molto Rev.do Signore

Don Luca Montà

Casa di Maria SS. Immacolata

a Villa Moffa - Bra in Bandito

Piemonte]


           [Messina,] 6 / 2 [1]912


 Carissimo don Luca,


 Quando vi giungerà la presente, credo sarà venuto costì don Cribellati da Cuneo,

o non tarderà a venire che di qualche giorno. Voi con lui potrete combinare, spero,

per il bestiame che vi manderà al fine di lavorare la terra.

 Io gli scrissi già più volte, e anche appena ricevuta la vostra lettera ultima

di alcuni giorni fa.

 Datemi notizie, appena egli sia venuto, e ditemi che cosa fate.

 Direte a Carlicello che suo fratello scrisse dall’America ed io mandai la lettera,

(la quale conteneva anche un vaglia di L. 50), L. 25 per lui, e 25 per Rocco,

al Padre a Cassano Jonio, perché dopo che Rocco l’ha letta, gliela spediscano a Bandito

col vaglia di L. 50 insieme con la roba.

 Se egli non l’avesse ancora ricevuta, la riceverà presto.

Le notizie sono buone.

 Non so di preciso quando potrò essere in modo definitivo liberato,

ma S. Giuseppe confido che presto mi farà la grazia.

 Nelle vostre necessità vi raccomando di pregare con fede la SS. Vergine

e di avere una grande fede nella Divina Provvidenza. Chi ha fede non abbia fretta,

dice il profeta Isaia: Qui crediderit, non festinet. Il nostro sentimento è cieco,

e uso a operare colla celerità propria degli istinti, sed patientia operatur probationem,

diceva S. Paolo ai romani, e Dio volge ogni cosa al maggior bene di chi Lo ama.

 State tranquilli, però che lavorerò per la chiesuola interna e ne parlerò al Cardinale.

 Vi benedico tutti e vi incoraggio a farvi santi.

 Vostro aff.mo in G. C.


           Sac. Orione  d. D. P.

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