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[Al M. Rev.do Signore
Sign. Don Luca Montà
a Villa Moffa]
+ Anime e Anime !
Tortona, il 2 Giugno [1]914
Mio caro don Luca,
Ho appreso con dolore la morte di vostro fratello,
e ne ho raccomandata l’anima al Signore.
Iddio vi conforti, Egli che da ottimo Padre vuole chiamare a Sé i suoi figli fedeli
in quel momento che più giova alla loro eterna salute.
La morte dei nostri cari ci distacchi sempre più da questo mondo,
e però stiamocene vigilanti colle lampade in mano ben forniti di olio,
poiché lo sposo viene presto.
Vi prego di venire a Tortona. Voi ben sapete, mio caro don Luca,
che non sono contento che vi fermiate a Villa Moffa. Il Signore vi pagherà Lui
questa obbedienza; quanto più essa vi costa e tanto più merito vi fate.
Quantunque il superiore sia molto ignorante e dispregevole,
esso è l’interprete della volontà di Dio, in tutte le cose ove non si scorge peccato.
Vi prego nel Signore di vincervi bene su questo, mio caro don Luca,
e di
non farvi tirare, perché, credete, che
è un profondo dolore per me trovarmi costretto
così di frequente a supplicarvi di fare il vostro elementare e primo dovere di ubbidire,
mentre poi pretendete di essere maestro di vita religiosa,
ed esternamente figurate un santo di vita molto ascetica e mortificata.
Ma la prima mortificazione per noi, credetelo, o mio caro fratello,
è quella di rinnegare la nostra volontà e di essere sempre bambini
per amore di Gesù Cristo e della s. chiesa nostra madre.
Capisco bene che la pratica di questa mortificazione
importa una continua lotta con noi stessi; ma preghiamo
e combattiamo costantemente contro noi stessi, e saremo vincitori.
Vincendo noi stessi vinceremo tutti i nostri nemici.
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Vi
supplico di nuovo di non offendervi, ma di avere
ricevere la presente
con
la carità di N. Signore con cui credo ve
la di scriverla.
Vi abbraccio in ispirito di carità e vi sono aff.mo in Gesù Cristo e Maria SS.
Sac. Orione Luigi della Div. Provv.za
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