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[Non digitata minuta di 2 fogli]
Riservata
+ Anime e Anime !
Messina, 12 [gennaio] del [1]912
Caro Barbieri, [Alessandro]
Ho ricevuto la tua lettera qui, e i tuoi caratteri mi riuscirono tanto graditi.
Anch’io ricordo sempre con affetto nel Signore il fanciullo della Baldassara
dell’oratorio, e l’alunno di S. Bernardino, e poi il chierico e il sacerdote, che
anche quest’anno a Caravaggio ha pregato tutta la notte insieme con i suoi parrocchiani
attorno al Santuario della Madonna SS., e anzi è stata questa una delle più intime
soddisfazioni che ho provato in quel pellegrinaggio!
Ma, veniamo al tuo argomento.
Prima di tutto, come tuo padre nel Signore e come se fossi per un momento
tuo direttore di spirito, ti devo consigliare prima di lasciare il posto che hai,
e dove puoi fare tanto bene, come del resto so anch’io che ne hai fatto,
con l’ajuto del Signore, - a pensarvi bene, bene coram Deo, e a pregare
specialmente la SS. Vergine che ti consiglî Essa e ti guidi in tutto e per tutto.
Bisogna procedere con semplicità e preghiera e prudenza, in questi casi,
per non esporsi agli inganni del nemico e alle dicerie del mondo.
Quanto a M. M., egli si sarà trovato impacciato a procurarti un posto in Roma;
a te forse sembrerà strano questo, non a me che comprendo meglio le situazioni,
e conosco persona e cose. - Io da jeri ad oggi le ho pensate tutte, e, al momento,
non saprei anch’io come fare a trovarti un posto a Roma.
Forse ce l’avrei, ma bisognerebbe che ci parlassimo,
perché mi viene difficile dirti tutto per iscritto.
Avrei anche un posto qui in Calabria, senza che tu sia affatto cappellano
Ti potrei subito mettere direttore in un orfanotrofio a L. 100 (cento) al mese,
tutte le Messe libere, mantenuto e netto di biancheria e alloggio per te. -
Per tua sorella troverai modo di farle dare alloggio vicino, che vi potreste sempre vedere.
È un orfanotrofio fondato dal Marchese Nunziante, Deputato al Parlamento,
buon cristiano e, dirò così, mio amico. Là, certo, potresti fare molto bene.
Ora sono senza sacerdote: il Marchese lo offrì a me, ma io dovetti già aprire cinque Case
qui in Calabria e Sicilia, dopo il terremoto, e non ho personale. tu avresti carta bianca,
come suol dirsi.
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L’altra proposta che ti farei, e ti faccio con più cuore è questa:
io conosco tua sorella, e se tu ti sentissi di ritornare con noi o come religioso dell’Istituto,
o come coadiutore, si potrebbe combinare insieme, e sarei disposto a lasciarla tua sorella
ove
vuoi tu saresti, poiché
ho molta stima di te come di essa. E se non fosse possibile
nella stessa Casa, troverei modo che potesse abitare vicino, e ti passerei,
di comune accordo, un tanto al mese perché essa possa essere comodamente provvista.
Il S. Padre credo che non avrebbe difficoltà a lasciarti la parrocchia
per qualche tempo, ed io forse potrei fare a questo fine qualche cosa.
Caro don Barbieri, la piccola Opera della Divina Provvidenza,
che ti ha accolto fanciullo, ha molto, molto bisogno di braccia,
poiché per volontà della sede apostolica - alla quale l’Istituto sin dal suo nascere
fu sempre devotissimo, come ricorderai, - abbiamo dovuto estendere la nostra opera
anche a questi paesi, dove, del resto, si fa un grande bene, e il Signore
mostra di benedire alla nostra ubbidienza e ai sacrificî che si fanno con la Sua santa grazia.
Sarebbe per me una vera consolazione se uno dei figli più antichi ritornasse
a lavorare al mio fianco; sei ancora giovane, puoi darmi molto ajuto:
puoi fare moltissimo bene, e Dio ti darà larghe soddisfazioni spirituali in vita
e una santa corona di gloria dopo morte.
Se piacerà al Signore, forse inizierò un ramo per le suore
e chissa che la tua sorella non possa essere una delle prime pietruzze? -
Tutto, figlio mio, è nelle mani del Signore e della Sua SS. Madre nostra.
Se il Signore ti facesse sentire di metterti per questa via,
e allora tu mettiti nelle mani della Madonna SS. tu e tua sorella,
come due bambini con la stessa santa umiltà e semplicità di due bambini.
Parlane, se credi, a don Sterpi, poiché io subito subito non potrò venire,
poiché ora Mg.r Arcivescovo va a Roma, e per un poco di tempo
non potrò lasciare Messina.
Con altri non parlarne, poiché certo il demonio e gli uomini
ti muoveranno delle contraddizioni; ma tu prega e sta umile e fedele
ai piedi di Gesù Sacramentato e pensa a salvare e santificare bene
l’anima tua e di tua sorella.
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La Colonia agricola di S. Maria di Montemario il S. Padre
l’ha data in proprietà della Congregazione.
Hai conosciuto don Contardi? Oh se vedessi quanto bene fa; è proprio Dio con lui.
Oh felice l’uomo che rinuncia a tutte le cose per Gesù Cristo!
Felice quello che ridiventa per l’amore di Dio, fanciullo!
In qualunque modo tu scrivimi con santa libertà, che io sempre farò per te
tutto quello che potrò.
Ti ringrazio delle tue orazioni.
Anch’io pregherò per te. - Salutami anche la tua buona sorella.
Tuo aff.mo in G. C.
Sac. Orione d. D. P.
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