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 +        Anime e Anime !

         Roma, Via Alba, 5 - Quartiere Appio

         14 Dic. [19]19


 Mio caro don Alessandro, [Barbieri]


 So che sei stato a Tortona, pieno di buona volontà di ritornare ancora

a quella Casa della Divina Provvidenza, che ti ha accolto fanciullo

e che ti ha sempre amato e ricordato con affetto di madre.

Sono tre settimane che sono non bene in salute, e stamattina ho potuto celebrare

finalmente la prima S. Messa.

 Ma, in questi passati giorni, nessuna lettera mi portò tanta interiore

e spirituale consolazione come quella che mi dava la buona novella

che il primo figlio del primo oratorio festivo e di S. Bernardino

chiedeva di ritornare con noi.

 Non ti ho potuto scrivere prima, perché il medico mi proibiva ogni occupazione:

te ne scrivo in questa terza domenica d’avvento, e confortiamoci insieme

colle parole della S. Liturgia: «Guadete in Domino semper: iterum dico: guadete»!

 Io sarei contento che tua sorella venisse con noi. Essa non vi si troverà male,

perché starà con le nostre suore e non sarà «una ricoverata» come più o meno

sarebbe quando entrasse in altri Istituti.

 Se tu ti ammali, essa ti può vedere ed assistere dove sei: se si ammala essa,

tu la puoi vedere ed assistere meglio, perché ti trovi come in casa tua,

anche dove sono nostre suore.

 Credo che anch’essa sarà più contenta, sentendosi più assistita e meno divisa.

 Tu sai che mia madre è morta con me: la madre di don Cremaschi pure:

il padre di don Mario Ghiglione anche; la madre di don Bariani sta con le nostre suore

a S. Bernardino, da circa 3 anni, ed è felice.

 Può darsi che nella stessa città dove tu sei, ci sia una Casa di nostre suore,

e niente vieta che tua sorella sia destinata a stare là, ed abbia così il conforto

di vederti qualche volta, povera sorella, che ti ha sempre voluto tanto bene!

 Se tu credi di potere parlare tu a tua sorella, bene, - se invece credessi

che le scriva direttamente io, lo farò: non ricordo più come si chiama,

ma tu sai che ho avuto sempre molto interessamento per essa.

 Rispondimi qui, dove dovrò trattenermi ancora un poco.

 Quando è che saresti disposto a venire?

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 E ti rincrescerebbe andare a passare prima un po’ di giorni di ritiro

e di preghiera a Villa Moffa, presso Torino, dove c’è don Giulio Cremaschi?

Così, vedi, si fa tutto proprio col Signore, perché è così che dobbiamo andare.

Addio, caro don Barbieri: il Signore volti la Sua faccia verso di te e ti benedica, -

e la SS. Vergine ti prenda per mano e ti conduca ai tuoi antichi fratelli.

 Il tuo esempio sarà seguito da altri, a mano a mano che sentiranno il vuoto

di tutto ciò che veramente non è vita spirituale e tutta per le anime.

 S. Paolo, nell’Epistola della Messa di oggi, ci dice: Nihil soliciti sitis,

sed in omni oratione, et obsecratione, cum gratiarum actione petitiones vestrae

innotescant apud Deum.

 Et pax Dei, quae ex superat omnes sensus, custodiat corda vestra,

et intelligentias vestras in Christo Jesu Domino Nostro! Che parole piene di fede

e di divine consolazioni!

 Ti confortino esse, o mio caro figliolo, nella nuova vita,

che sarà tutta di Gesù Cristo.

 Tuo aff.mo


         Sac. Orione  della Div. Provv.za

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