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Tortona, il 7 agosto 1914
Carissimo nel Signore, [don Berton]
Non uso a nascondere nulla di quanto sono convinto sia la verità,
vi dico, o carissimo Berton, che la vostra lettera del 6 corr.
mi ha fatto la più penosa impressione; perché essa mi pare scritta con molta artefazione,
e niente con quella semplicità e sincerità di anima che è propria dei figli di Dio.
Il Signore parla ai semplici: et cum semplicibus sermocinatio eius,
non a chi va con la doppiezza.
Mi auguro di sbagliarmi.
Detto questo, rispondo: se davvero vi credete da N. Signore chiamato
a questa vita di religioso: se, col divino ajuto, volete farvi santo, ma per davvero,
e non a chiacchiere: se venite per rinnegare in tutto e per sempre voi stesso:
per seguire con la Croce e sulla Croce Gesù Cristo benedetto, nostro Maestro e Duce divino, - prendete il treno subito, e recatevi a Villa Moffa (Bra) - (Piemonte) - ove in questi giorni si fanno i s. esercizî ai nostri, cominciati già il 2 corr.
e che termineranno il 15 agosto.
Colà ci incontreremo, poiché vado io pure oggi, e vedremo il da farsi.
Nessuna difficoltà di rimandarvi le carte richieste, appena sia tornato
dagli esercizî l’archivista, - quando voi non veniate.
La SS. Vergine vi benedica, e vi illumini.
Dev.mo in Gesù e Maria SS. servitore
Sac. Luigi Orione della Div. Provv.za
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