V036T052 V036P070
[l’azzurro è dattiloscritto]
[Al M. Rev. Signore
Il Sign. Don Antonio Berton
Superiore a Villa Soranzo
Mirano a Campocroce di Mirano
Prov. di Treviso]
+ Anime e Anime !
Tortona, il 27 novembre 1928
Carissimo nel Signore,
La grazia di nostro Signore Gesù Cristo sia sempre con noi!
Il Ministero delle Comunicazioni mi informa, in data 17 novembre,
che vi è chi si serve delle vecchie richieste di viaggio, che si usavano prima da noi,
e che, se si continuerà, ci sarà tolta la concessione.
Egli comunica che, per godere della nuova concessione speciale VI per i viaggi
in ferrovia, non ci devono essere abusi; che occorre togliere di mezzo i fogli della vecchia
concessione, e usare solamente il nuovo modulo, che porta la intestazione seguente,
approvata ultimamente per il nostro Istituto dalla Direzione generale delle Ferrovie
dello Stato: «Piccola Opera della Divina Provvidenza (Don Orione) - Roma»
e la firma delle richieste unicamente riconosciuta è quella di don Risi.
Ordino quindi che mi si rimandino subito, per plico raccomandato,
tutti quei vecchi moduli che ancora esistessero in codesta Casa, e che sapeste fossero
rimasti in mano di qualcuno. E, se non è possibile averli, mi si informi subito
in mano di chi possono trovarsi che occorrendo provvederò anche per legge.
Proibisco, in ogni modo, che si usino ancora i vecchi moduli.
Già avevo detto questo, e ritenevo di aver parlato e chiaro e forte.
Ma le ripetute osservazioni e richiami che mi vengono dalle Ferrovie
dimostrano che c’è chi non ha voluto capire, o chi crede di poter andare avanti
alla buona, e chi abusa dei vecchi moduli, esponendo così la Piccola Opera
a continue multe, e al pericolo di perdere il beneficio del ribasso dei viaggi.
Di questa concessione possono solo usufruire i membri della Piccola Opera,
le nostre suore e loro aspiranti, i nostri probandi, gli aspiranti, novizi, coadiutori
e chierici, nonché tutti gli orfani, i ricoverati e le ricoverate delle nostre Case,
e anche quelli che accompagnano Orfani, probandi e Ricoverati, non altri, nessun altro.
Non potranno servirsene quindi gli alunni dei Collegi Dante di Tortona,
del San Giorgio di Novi o del Convitto di Sanremo; ma se qualcuno dei nostri
li dovesse accompagnare, sì.
V036P071
Questa lettera sia letta e spiegata, anche ripetutamente,
al personale riunito della tua Casa.
Ed entro otto giorni dalla data della presente mi darai assicurazione
che vi uniformerete a quanto ordino.
Sarebbe un vero dolore per me, se mi vedessi costretto a prendere misure di rigore
contro chi, a dir poco, continuasse, con imperdonabile leggerezza, ad esporre
la Congregazione a perdere un tanto beneficio. Ma ritengo che anche per il tuo valido
interessamento questo non avverrà.
Prego, intanto, il Signore per tutti, raccomandandomi alle orazioni di tutti.
E benedico in Gesù Cristo e nella Santa Madonna a te, carissimo nel Signore,
e a tutti i tuoi.
Aff.mo
Sac.te Luigi Orione della Div. Provv.za
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