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[l’azzurro corsivo è grafia di terzi]
[+] Tortona 4 XII [19]39
Caro don Canavese,
la pace del Signore sia sempre con noi! Ricevo la gradita tua del 3 c.; perdonami
se sarò breve e se non ti scrivo di mia mano, poiché nei passati giorni sono caduto malato
di bronchite, ora, grazia a Dio, va meglio. Avevo già parlato alla Superiora Generale
circa le suore per l’asilo di Bellocchi; ma con vivo dispiacere ho dovuto riconoscere
che veramente non ne ha neanche da mandare nelle Case già aperte e sostituir le malate.
Le 16 suore che hanno dato l’esame governativo per asilo, tolte due, hanno dovuto essere
aggregate ad asili non nostri perché il loro diploma possa avere valore legale, e questo
credo per due anni; pensa quale aiuto è venuto a mancare. Era cosa che non si poteva
prevedere. Parecchie e parecchie poi furono dimesse perché pretendevano di vestire
l’abito da suora senza averne lo spirito; più di 40 sono ammalate chi più chi meno;
alcune senza nessuna speranza di guarire. - In molte case dobbiamo adoperare delle
secolari; dall’America implorano suore e sono già tre anni che non se ne possono
mandare. Caro don Ernesto, penso che sia inutile ogni insistenza perché «ad impossibilia
nemo tenetur»; se vuoi aprire l’asilo rivolgiti subito alla cerca di altre suore; perché
io ne ho chiesto per carità una anche non vestita da suora per il «Caenaculum charitatis»,
aperto 20 giorni fa ai margini di Genova, e non me l’hanno potuta dare. Quanto a
mandare don Sparpaglione a fare il Triduo vedi che è impossibile. Don Sparpaglione
è stato malato grave e i medici gli hanno trovato un rene tutto a caverne (egli questo
non lo sa, ma i suoi sono morti tutti così ed è l’unico superstite della famiglia). Si spera
di tirarlo avanti fino alla Primavera per fare a lui l’operazione che si è fatta a don Luigi
Piccardo a Venezia, levargli cioè un rene perché non abbia da guastarsi l’altro. Ora poi è
anche direttore del Dante e professore, e fosse anche solo questo non sarebbe il caso
di distoglierlo in gennaio dai suoi doveri. Quanto a don Sterpi, a Bianchi, e al sottoscritto,
o tutte e tre o qualcuno dei tre certo verremo. Sono ben lieto che insieme col vostro
Ecc.mo Vescovo ci si trovi anche Mons. Ettore Castelli col quale 10 giorni fa
mi intrattenni a Roma molto cordialmente. Il disappunto per le suore non ti disanimi.
La tua fiducia nel Signore si ingagliardisca anzi ognora più, quanto più grandi sorgessero
le difficoltà. Metti il tuo cuore e la tua fede in Dio e la tua fede sia operosa,
la tua speranza costante, la tua carità travagliata; raccomandati molto alla Madonna SS.
e a S. Sebastiano con umile preghiera, con fiducia illimitata. Ti conforto di ogni
benedizione e in te benedico a tutti di cotesta casa.
Pregate per me la SS. Vergine Immacolata.
Tuo aff.mo
D. Orione O. D P.
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