V036T165 V036P191
+ Anime e Anime !
Tortona, 9 aprile 1920
Caro Remo,
ho ricevuto con gioja la tua lettera del 2 corr., che mi giunse proprio al mio arrivo qui per la S. Pasqua.
Benedico al tuo ritorno: vieni fidente nell’ajuto di Dio, e nella fiducia
che di te hanno i tuoi fratelli e superiori, e nell’amore non terreno che Don Orione
e tutti abbiamo per te.
Mettiti nelle mani della Madonna SS. e poi lascia che il Signore faccia di te
quel che gli pare, e abbandona in lui ogni tua sollecitudine da vero figlio
della Provvidenza di Dio.
Purché la tua volontà perseveri a stare diritta e ferma, egli sarà sempre con te.
Tu dirai al tuo Signore così: «Se mi vuoi nelle tenebre, sii tu benedetto;
e se mi vuoi nella luce, sii ancora benedetto. Se ti degni consolarmi, sii benedetto;
e se mi vuoi tribolato sii ancora e ugualmente e per sempre benedetto».
«Io ritorno, o Signore, pronto a patire come a godere, soffrirò volentieri
per amor tuo quanto permetterai che venga sopra di me. Guardami da ogni peccato,
e io non temerò né di morte né d’inferno».
E Iddio sarà con te e ti darà un coraggio divino.
Amerei che tu ti raccogliessi per un po’ di tempo a Villa Moffa, e che là,
ai piedi della Immacolata, riprendessi la umile divisa della Chiesa.
Io non so se, al tuo passaggio, sarò qui, perché qui lascio oggi don Sterpi
e per alcuni giorni vado a Bra e altrove.
Comunque, tu sai che qui sei aspettato come un figlio amato che ritorna alla sua casa,
alla sua madre.
Ti benedico con molto e paterno affetto, e ti porto con me sull’altare e nel cuore.
Tuo in Gesù Cristo come padre
Don Orione della Div. Provv.za
¨