V036T173 V036P199
[Tortona] 28 / 9 [1]932-A X
Caro don Remo,
Pax et bonum!
Riferendomi alla gradita tua del 24 / 9.
I Vedi che quella somma necessarissima a don Pensa,possa aversi
almeno un po’ prima della scadenza. Non posso stare affatto tranquillo,
sino a che tu non mi scrivi che la somma fu data. -
II Non ho difficoltà alcuna di mandarti tre o anche quattro chierici,
studenti tutti di teologia, compreso Camilloni e Pannori, ma ho assoluto e urgente bisogno
d’essere assicurato che non saranno abbandonati a sé negli studî, come avvenne
l’anno scorso che ebbero scuola forse, non più di un mese.
La S. Sede ha dato istruzioni tassative; se venisse un Visitatore apostolico
ci troveremmo molto, molto male; ma poi c’è il dovere di coscienza,
che è il I Visitatore apostolico. E bada che non approverò che abbiano scuola
da sacerdoti estranei, di poco spirito.
Rispondimi subito, - magari ti manderò un chierico in più, ma devono avere scuola,
e fatta bene, - di dogmatica e di morale da te; di S. Scrittura e di Diritto Canonico
da qualche altro, ma che sia di buono spirito, non mi basta la scienza.
III Poscia mi scrive la lettera che accludo. Digli che non mi è possibile permettergli
di portare oltre il s. abito ricevuto dalla nostra Congregazione. Gli ho scritto
da padre in X.sto, ed egli si affidi, e faccia quanto gli ho detto, - lo faccia il più presto.
Vuol dire che, se dopo una congrua prova, vedrò in Domino che se lo merita,
saprò appagare i suoi desiderî.
I probandi venuti da S. Severino sono deboli in latino: vedi un po’
per quelli che hai lì - Forse il latino potrebbe essere fatto da don Pannori, -
perché don Miele è troppo occupato, già con l’assistenza e altro.
Attendo tua. -
Saluto, conforto e benedico in Gesù Cristo e Maria SS. te e tutti -
Aff.mo
Sac. L. Orione d. D. P.
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