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A Don Camillo
e Ai Chierici di Mar de Hespanha
e
a Don Camillo
+ Anime e Anime !
Roma, il XV luglio 1922
Festa di San Camillo
Caro Don Camillone, [don Camillo Secco]
Ecco che, giunto stamattina a Roma, dopo 10 giorni che sono arrivato in Italia,
subito ti scrivo per farti gli augurî più fraterni e più santi pel tuo onomastico.
L’anno scorso eravamo a Villa Soranzo insieme, e hai detta la Messa
con qualche solennità nella festa di oggi, - ma oggi Don Orione e tutti i tuoi fratelli
di Roma e d’Italia ti hanno ricordato nelle loro preghiere, ed io sono qui a Roma,
dov’è il corpo di San Camillo, a pregare per te, e stasera andrò alla Colonia
di Monte Mario e farò pregare per te. -
Oggi è sabato e lunedì avrò l’Udienza privata dal nuovo Pontefice, e gli dirò tutto
l’amore dei Figli della Divina Provvidenza pel Vicario in terra di N. Signore Gesù Cr.
e anche quello che, con la divina grazia, voi fate a Mar de Hespanha.
Sono stato un giorno a Genova: tre a Sanremo da don Quadrotta,
che non ha più che mezzo polmone e in consumazione: due a Tortona: uno in Alessandria:
due a Venezia e jeri a Mestre.
Posdomani, dopo l’Udienza, parto anch’io con gli altri per Campocroce
ché martedì 18 corr. cominciano gli esercizî spirituali -
Caro don Camillo, ti raccomando tanto tanto tanto di imparare bene il portoghese
e presto = : presto e bene.
Iddio ti ricompenserà di tutto - Il Patriarca mi ha chiesto di te e ti benedice di cuore -
Al mio ritorno a Venezia porterò tue notizie a tua sorella suora.
Direte a don Mario che don Sterpi lo ringrazia tanto del caffè.
Manderò i libri per Vittorio: non posso fare subito tutto, ma farò, statene sicuri -
Don Mario mi scriva.
Vi scriveremo ancora dopo i santi esercizî: oh quanto vi ricorderemo
e pregheremo per voi!
Qui stanno tutti bene: ci sono vocazioni, ma mancano i mezzi per mantenerli:
vedete se potete ajutarci un poco.
Don Mario chieda un po’di Messe a Marianna, e veda di ajutarci almeno così.
E la campagna come va?
E il sig.r Vittorio come sta? E il ch.co Bruno come va nella vista?
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Tutti mi chiedono di voi! fate che in Casa vi sia sempre spirito di pietà, di umiltà,
di carità, di sacrificio, di concordia, di unità, di pace in Gesù Cristo.
La pazienza ci è pure grandemente necessaria. La vita non può essere senza battaglia
e senza dolore, ma noi dobbiamo cercare non una pace che sia senza tentazioni
o che non soffra contrarietà, ma una pace in Dio che sia pure esercitata da tribolazioni
e provata da varie e da molte contrarietà.
Questo dirai anche ai tuoi confratelli di costì -
Basta, ti abbraccio in Gesù Cristo, caro mio don Camillo, e con te abbraccio tutti
molto spiritualmente e benedico agli orfani.
Per me, per voi per essi chiederò al S. Padre il conforto di una speciale
apostolica benedizione -
Scrivetemi. Non ho più tempo - Pregate per me: non lasciate, ve ne supplico,
le pratiche di pietà proprie della vita religiosa -
Vi benedico ancora. Tutti vi salutano con me fraternamente.
Vostro aff.mo in G. Cr. e Maria SS.
Sac. Orione d. D. P.
Errori o non errori, non la posso rileggere.
Manca tempo
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