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[Al Molto Rev.do Signore

Don Alessandro De Tommasi

Parroco di Porana (Lungavilla)]


 +         Anime e Anime !

          Messina, il 7 Gennaio 1911


 Caro De Tommasi,


 Ricevo stasera la tua offerta e le belle parole con le quali

me l’hai voluta accompagnare.

 Io ti ricordo in Domino, e ti amo con molto e grande amore,

quale di fratello e di figliolo nel Signore. Ti ringrazio che mi hai ricordato

la cameretta povera e squallida e sotto i tetti della nostra cara Cattedrale,

dove la Madonna mi mandava i primi ragazzi: e Mietta e Oddone e Morazzoni e Naldi

e Ivaldi e tanti altri e te anche, e tuo fratello Cesare.

 Io vi ricordo tutti, e miei cari, e tutti vi porto con me sovra l’altare ogni mattina,

e tutti la Madonna vi darà di riavervi tutti con me in Paradiso.

 Tu mi ricordi il giardino dell’Episcopio e il nostro S. Bernardino!

Ah caro don De Tommasi, io ti ringrazio che tu li ricordi.

 Anch’io ricordo le giornate che tu e l’altro, che ora è nei missionarî di S. Vincenzo,

avete passato a S. Bernardino e allora io fui crudo, dopo con voi altri

e te ne domando perdono. Io prego per voi, prego sempre per voi!

 Sono lontano, la mano di Dio mi ha portato qui e per ora dovrò ancora stare qui,

ma io sono sempre coll’anima a Tortona e sento la lontananza come un esilio;

ma sono contento anche di dovere stare qui, perché sò che questa è la volontà di Dio

sopra di me, per ora. Ti ringrazio della tua offerta che ho gradito

più che fosse stato un milione: Iddio te la restituisca, caro don De Tommasi centuplicata,

e si, il Signore ti dia ogni consolazione al tuo cuore di sacerdote e parroco.

 Pregherò, farò pregare per la conversione che mi dici,

e la misericordia del Signore si compia grande sopra di lui. Caro don De Tommasi,

il Signore ti dia ogni benedizione, e prega per me!

 Hai ancora tua madre con te ? me la saluti, e mi saluti quei tuoi che fossero con te,

e che mi riconoscono perché di Tortona.

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 Quest’anno vorrei prendermi alcuni giorni di permesso,

e indire ancora il pellegrinaggio a Caravaggio, che al popolo può fare del bene,

quando si cerchi di suscitare in esso sensi di vera pietà.

 Tu che sei venuto all’altro pellegrinaggio, spero che verrai anche quest’anno:

come ti ho detto, mi ci troverò anch’io.

 Addio, dunque, caro De Tommasi: amiamoci nel Signore: -

quanto piace al Signore.

 Tuo aff.mo in Cristo


          Sac. Orione Luigi

          della Div. Provvidenza.

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