V037T124 V037P136
[Al Molto Rev.do Sig.
Sig. Arminio Luigi Tassi
Arciprete di
Magreta (Modena)]
Tortona, 25 ottobre 1928
Rev.mo signore arciprete e fratello in Gesù Cristo,
Ricevo sua gradita del 24 corr., e la ringrazio.
Non c’è grande male che la signora sia sorvegliante dei lavori di disinfezione, -
così è anche pel presente e, in qualche modo, pel futuro, responsabile.
Come si è scritto alla signora, per ora suor Maria Rosaria non può tornare:
intendo che dia l’esame da infermiera, - così sarà una garanzia legale di più.
Però la tigna si ripete (nei linfatici e deboli di costituzione) per tre anni; quindi,
se prendono gli stessi bambini. si preparino ad avere la stessa malattia anche un altr’anno.
Io poi ritengo che, una delle cause della diffusione così estesa di quest’anno,
sia dovuta anche a quelle cure empiriche volute fare su alcuni l’anno scorso
dalla ex suora Agnese, che si fissò di poterli guarire con quel suo specifico,
malgrado le avessi detto di portarli tutti a Modena, tanto più che si erano ottenute
quelle agevolezze che ella sa.
Dal parroco di Casinalbo io ho fatto parlare molto chiaro alla signora circa
l’atteggiamento da essa assunto nei rapporti con lei, disapprovandoli e deplorandoli
su tutta la linea. E sono lieto che quella parte la abbia fatta il parroco di Casinalbo, -
e so che la fece e bene.
Io vado a Roma domani sera, e dirò ad Ognissanti che le preparino, fin d’ora,
la camera: niente mi farà più piacere che ella venga da noi.
Speriamo anche di vederci colà.
La abbraccio fraternamente in osculo Christi e le sono in Gesù e Maria SS.
obblig.mo e dev.mo
Sac. L. Orione
della Divina Provvidenza
¨