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Copia esattamente conforme.
+ Tortona, 2 febbraio 1932
Sia lodato Gesù Cristo!
M. rev.do e carissimo don Minetti,
La grazia di N. Signore e la sua pace siano sempre con noi!
Ho ricevuto la gradita sua del 25 genn., - Le chiedo scusa del ritardo; -
ci ho pregato e riflettuto sopra, e sono lieto di risponderle in questo giorno,
sacro alla Madonna.
Pur con viva pena non mi è possibile prender nuovi impegni
e per lo stato finanziario passivo dell’Istituto catechistico di San Giuseppe,
a Vico Sparviero.
Preghiamo, e il Signore aiuterà!
Non c’è nulla di più caro al Signore che la confidenza in Lui
e l’abbandono alla Sua Divina Provvidenza, caro don Minetti, pensavo
se non le parrebbe bene, finché Iddio non disponga diversamente,
che anche i giovani Pedemonte e Sciaccaluga e le suore stesse, addette alla cucina,
si ritirassero da Vico Sparviero in perfetta letizia tanto più se, come lei in quel giorno
in Santo Stefano mi ha detto, la Casa di Vico Sparviero fosse destinata
per i cappellani inglesi o ad altro scopo.
Ritraendoci del tutto, io verrei, per quanto è in me,
a sempre meglio snebbiare la situazione e a lasciare campo libero, com’é mio dovere;
domani saremo tutti in Paradiso, per la divina misericordia e la intercessione materna
della SS. Vergine, né voglio più che il mio cuore sia attaccato ai mattoni.
Del resto, anche gli stessi Sciaccaluga e Pedemonte, lo creda caro don Minetti,
ora ci si trovano a disagio, e mi hanno detto che uno cerca di pranzare da una parte
e l’altro di cenare dall’altra parte, appunto per non pesare su Vico Sparviero; -
e questa delicatezza mi è piaciuta tanto, ora che non hanno più il lavoro di prima.
A principio di quest’anno mi sono prefisso di fare qualunque sacrificio,
con l’aiuto di Dio, pur di compiacere il prossimo e far gioire di felicità in Domino
quanti
mi
sono vicino o lontani, che
avessero a fare con me.
Questo atto mi pare che gioverebbe al caso.
Quanto
a Borzoli amerei, se possibile, che restasse con la sua
santa finalità
ultimamente datagli, che fosse cioè una pépinière, voglio dire un vivaio preparatorio
pel Seminario o per quelle diverse famiglie religiose alle quali la voce del Signore
si degnasse di chiamare quei fanciulli.
Come eravamo rimasti fin da principio, penso che lei ne avrà parlato
in questo senso a Sua Eminenza Rev.ma l’Arcivescovo, - se no, sarà bene di informarlo,
a sempre più chiarire.
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Per l’Opera catechistica prego ogni giorno e farò pregare, caro mio don Minetti, -
sì, farò pregare tanto i nostri cari poveri: il Signore ascolta sempre la voce dei poveri!
L’Opera catechistica non cadrà, malgrado la nostra miseria,
perché non può venire che da Dio.
Il catechizzare i fanciulli mi parve sempre un lavoro di molto merito presso Dio;
e in questo senso ne ho scritto, mesi fa, al suo Cardinale,
dicendogli appunto che mi sentivo portato ad aiutare lei,
perché l’opera dei catechisti mi pareva tanto bella e tanto grata a Dio e alla s. chiesa,
poiché così necessaria, specie in questi tempi.
In questo senso mi sono sempre espresso con lei; e ho animato
il
gruppo di giovani genovesi,
che alcuni dè quali le ho
messo intorno,
perché l’Opera, sorta a Genova, portasse la marca genovese e non fosse snaturata,
e fossero formati da lei.
Iddio, che conosce le ore e i momenti delle sue opere,
non
lascerà che tale tale
istituzione, chiamata a fare
tanto bene, vada a male;
ritengo che tutto abbia permesso perché i miei peccati non avessero a storpiarla,
ma
perché
onde, domani; più
rigogliosamente virescat
- Circa il piccolo gruppo
di quei poveri fanciulli, che erano a Vico Sparviero per l’opera Catechistica,
sarò grato di quanto potrà fare per essi; ed io, col divino aiuto, li avrò carissimi,
più che la pupilla de’ miei occhi.
Dopo aver pregato, ho ritenuto conveniente cambiar loro anche il nome,
chiamandoli Tommasini, come, del resto, si usa al Cottolengo.
È nome che dice qualche cosa di più, poiché afferma piena adesione
e
formazione a quella dottrina sana e purissima, che è voluta dalla
Chiesa S Santa
Sede,
e che un giorno, Deo adiuvante, andranno ad insegnare
E finirò. - La Santa Madonna ci conforti, caro don Minetti,
e ci stia sempre maternamente vicino: - ci ottenga un grande amore di Dio e delle anime,
e faccia di noi gli stracci più umili e più stracci della santa chiesa,
e poi ci dia un pezzetto di Paradiso.
La abbraccio fraternamente in osculo Cristi, e, pregandole
ogni spirituale consolazione, e vivamente raccomandandomi alle sue orazioni,
Le sono dev.mo e aff.mo
firmato: Sac. Luigi Orione
dei Figli della Div. Provvidenza
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