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 +         Tortona, il 16 Marzo 1920

          Anime e Anime !


 Caro sig.r Prevosto, [Don Canepa]


 Don Sterpi mi rimette il suo gradito biglietto. - Oggi o domani

io devo andare a Roma, ma per pochi giorni e poi ritorno qui.

Le farò conoscere il giorno nel quale l’uomo che ella mi propone potrà venire a Tortona,

dove se egli intende vivere timorato di Dio e ajutarmi in quello che può,

spero potremo facilmente combinare.

 Io, caro don Canepa, la ritenevo ancora a Sanremo,

tanto più che m’avevano detto che ella stava per diventare colà

proprietario d’una magnifica villetta.

 E Don Orione faceva già i suoi conti non solo sulla villetta,

ma anche sul proprietario, tanto per non fare le cose a metà.

 Vede, mio caro amico, che, malgrado i non pochi fastidî,

l’antica e consaputa pazzia di Don Orione solo «da qualche pelo bianco è temperata».

 Ed ora basta; preghi per me, e mi abbia, con molto affetto in X.sto,

per sua il grande pitocco della Divina Provv.za

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