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[+] Anime e Anime !
Tortona, il 14 febbr. 1930
Caro Monsignore,
Grazia e pace da N. Signore Gesù Cristo!
Ricevo la gradita vostra in data di oggi; mi piange il cuore, ma non mi è possibile,
non mi è possibile accettare altri ragazzi! Per carità, non posso.
Non ho più un buco né qui, né al Dante, né a San Rocco né a San Bernardino; -
e ne ho già tanti malati, perché mattina e sera vanno a dormire fuori Tortona
un quarto d’ora col freddo e l’acqua, e alzandosi alle 4¾. Anche in Seminario,
dove ne mando già un centinajo, non ce ne sta più. Lunedì abbiamo avuto una ispezione,
venne un commissario Colonnello medico, con un commendatore
e abbiamo dovuto nascondere i ragazzi, diradare i piatti del refettorio etc.
perché ne ho troppi, e non so come me la sarei cavata. Vi prego di non insistere,
perché mi fate venire male al cuore.
Il giorno di S. Giuseppe metterò, ma che dico? la Divina Provvidenza metterà
la I pietra d’una nuova Casa a Genova, che diventerà grande grande,
capace di più migliaja di poveri; ci sarà anche il reparto orfani, e allora ve ne accetterò
quanti volete... e ci verrete anche voi coi galloni da generale
Mi adopro attivamente per consaputa pratica Petrucci.
Di vostro nipote finora ho buone notizie, - Metà giornata prega e lavora
e l’altra metà studia e prega - Deo gratias!
Vostro aff.mo in G. Cr. e nella Santa Madonna
Sac. Orione D. P.
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