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[Al Rev.mo Mons.

Mg.r Pietro Clemente Malfatti Rettore

del Santuario Basilica di N. S. della Guardia

Genova - Bolzaneto - Monte Figogna]


 [+]         [Tortona,] 20 Aprile 1933


 Mio caro Mg.re e fratello nel Signore,


 La pace di Gesù sia sempre con noi!

 Ho avuto la gradita vostra del 18 corr. e la acclusa di vostro nipote; -

per Secondo farò tutto quello che potrò, ma jeri ci fu qui persona da Alessandria

e mi disse che, per ora, a scanso di responsabilità, è bene non muoverlo.

 Jeri e oggi non sto bene, mi sento come morto; oggi ho fatto pagliaccia,

non mi sono alzato a dire la Messa ai chierici, l’ho detta dopo, pazienza!

E così non ho ancora fatta la meditazione: quando non la faccio con gli altri,

se non sto attento, finisco di saltarla.

 Avete letto sul nuovo Cittadino che Sua Eminenza Rev.ma il Sabato Santo

andò a visitare i miei cari poveri del piccolo Cottolengo? -

Non posso esprimervi la consolazione che ne ho provato.

 Adesso temo che Gesù, dandomi tante soddisfazioni di qui,

finirò con andare nel calderone di là: che ne dite?

 Che la Santa Madonna mi ci lascî andare? Possibile?!

 Almeno verrà il primo sabato a cavarmi fuori; solo non so come farò in Paradiso

a star là sempre fermo; penso già di chiedere di passare da una stella all’altra

a piantare tanti Cottolengo, e ottenere di metterci le anime del Purgatorio

o quelle del Limbo. Ho già detto alle mie suore che non pensino d’andare in Paradiso

a far niente: dobbiamo lavorare in charitate Christi anche là!

Che piacere poter lavorare! ed io oggi sono qui a far nulla! Basta, vi saluto:

pregate per me, e quando andate davanti alla Madonna della Guardia

ditele sempre una parolina per me.

 Oggi mi capita di pagare alla banca S. Marziano L. 20.000 benedetti soldi!

Divina Provvidenza, pensateci voi!

 vostro


            Don Orione

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