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[Alla Distinta Signora

La Sig.ra Caterina Servetti

in (prov. Arezzo) Cortona]


        [Roma li] XVIII febbraio 1925

 +       Anime e Anime !


 Ottima figliuola di Dio,


 La grazia e la pace di n. Signore siano sempre con lei!

 Mi trovo ancora a Roma di dove partirò stasera, spero.

 Sono lieto della buona lettera che mi scrive d’aver ricevuto da Perugia:

ecco che in mezzo a tante tribolazioni, la mano di Dio sparge i suoi celesti conforti.

 Confido che ogni cosa andrà bene, e sempre per la maggiore gloria

di nostro Signore.

 Ho pensato più volte alle care espressioni di quel servo di Dio che fu

P. Bernardino: ella ha veramente di che consolarsene.

 Quanto a farle esitare l’olio, veda che io temo che anzi possa diminuire un poco,

perché, essendo diminuito, come mi dicono, il majale (il lardo),

è da ritenere che diminuisca anche l’olio.

 Mi pare chev. signoria possa stare al consiglio che le darà quel bravo signore

che io vidi da lei, e che mi volle accompagnare per un tratto di strada: È uomo sincero

e devoto a lei, - che farà sempre il suo interesse: si fidi di lui.

 Le Sante Messe continuano.

 Finiscono benedicendola, mentre confermo e conforto tanto

in n. Signore Gesù Cristo e nella SS. Vergine.

 Iddio affretti l’adempimento di ogni sua santa aspirazione.

 Preghi sempre pel suo umile servitore in G. Cr.


        Sac. Orione  d. D. P.

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