V038T045 V038P047
[Raccomandata]
[Alla Distinta Signora
La Sig.ra Caterina Servetti
in (prov. Arezzo) Cortona]
[+] Anime e Anime !
Tortona, il 18 giugno 1927
Distinta signora,
La grazia e la pace di n. Signore Gesù Cristo siano sempre con la signoria vostra!
Rispondo alla sua gradita lettera del 9 corr., dopo avere pregato e fatto pregare.
Mio consiglio sarebbe che si tratti un componimento, e quanto prima, ma bisogna
condurlo con avvedutezza grande, e come fosse ad insaputa di v. signoria,
da un suo avvocato.
Proporre l’accomodamento su L. 6.000, subito; - poi, salire di qualche altro
migliajo di lire, se non cedono; - e solo arrivare alle L. 10.000 chieste dall’attrice,
quando proprio si capisse che, diversamente, non si concluderebbe affatto.
Però finirla, senza dare la sensazione che si desideri di finirla.
E lei, signora, si metta in pace: ella ne ha bisogno.
La pace è fonte di ogni bene, ed è tesoro preziosissimo; e fu il dono di Gesù
alle persone di buona volontà, quand’egli è nato.
Motivo per accedere ora all’accomodamento, le è dato dalla dichiarazione legale
che l’attrice si dice ora disposta a rilasciarle nei precisi termini: «Nulla «mi spetta più
sulla eredità paterna, e dichiaro di ricevere la somma di L. (?) perché “sono bisognosa”».
Sia o non sia bisognosa, ella non cerchi; dopo simile dichiarazione
la signoria vostra potrà dire: «ho voluto mostrare cuore verso una sorella bisognosa,
e che mi aveva dato dispiaceri.»
Sarebbe però bene che la signoria vostra, da umile figliuola di Dio, udisse -
innanzi tutto - il parere di Mg.r Vescovo, riservato; cioè sì che nessuno sappia mai
che egli ci è entrato poiché non è bene, - specialmente in questioni d’interesse,
tirare in ballo i Vescovi e gli ecclesiastici.
Faccia così, e se ne troverà contenta. Coraggio!
Prego per la signoria vostra, e la conforto e benedico, da povero sacerdote,
in n. Signore e nella S. Madonna.
Suo dev.mo servitore
Sac. Luigi Orione d. D. Pr.
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