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[Alla Distinta Signora
La Sig.ra Caterina Servetti
a (prov. Arezzo) Cortona]
[+] Anime e Anime !
Tortona, il 12 genn. 1930
Distinta mia benefattrice,
La grazia e la pace di Gesù sia sempre con lei!
Ricevo la gradita sua cartolina del 10 corr.; sono lieto di trovarmi a Tortona
e di poterle rispondere subito.
Come già le ho detto a voce, le S. Messe, che ella ci ha dato sono la maggior parte
celebrate, perché già abbiamo in mano 8.200 confessi, cioè dichiarazioni di nostri sacerdoti
che le hanno celebrate; ci sono poi sue messe dette da me, delle quali
non ho ancora dato il confesso, più tutti i giorni, in Italia e nelle missioni, si vanno
continuamente dicendo delle sue messe, e di esse non abbiamo ancora i confessi; -
si tratta di paesi lontani come il Brasile, l’Uruguay, l’Argentina, la Terra Santa:
i confessi li mandano mano mano. Mi pare di averle anche detto che non abbiamo
più sue messe da distribuire, perché furono già tutte assegnate, quantunque non siano
ancora tutte celebrate, almeno non risulta.
I confessi vengono mandati mano mano, come sopra le ho detto, -
quindi il numero esatto di quelle celebrate sino alla data di oggi non potrei dirlo.
Capirà che siamo più di 100 sacerdoti, - quantunque non tutti celebrino tutti i giorni
per lei, ce ne è sempre buon numero che celebra secondo la sua intenzione,
e le sante anime hanno ogni giorno da lei un numero considerevole di S. Messe.
Esse, voglio dire le messe, sono celebrate in assai minore tempo di quello assegnatoci,
e il vantaggio è per le anime S. del Purgatorio, che vengono suffragate prima,
e prima andranno così a godere Iddio e a pregare per lei.
Privarmi dei confessi non potrei, ma sono disposto a portarli a vedere quando abbia
occasione di passare, o a mandarli, anche subito, da un incaricato,
se ella volesse sostenere la spesa del viaggio.
Essi devono, per sé, restare in archivio per dimostrare che abbiamo soddisfatto,
ma non avrei difficoltà a lasciarli a lei, sempreché mi si rilascî ricevuta a scarico.
Se la sig.ria vostra crede di assegnare altre Sante Messe, ci farà una carità,
perché non avendo noi che pochissime parrocchie, in alcune località siamo scarsissimi
di intenzioni, e in altre dobbiamo provvederle tutte dalla Casa Madre.
Esse sarebbero celebrate in tempo relativamente breve, e da sacerdoti di buono
spirito, - so di poter garantire. È anche questo un modo di ajutare la Piccola Opera
della Divina Provvidenza.
Ritirare quelle messe, dove le ho già distribuite, - quelle che non fossero ancora
dette, - per darle dove non ce n’è più da dire, - non mi pare conveniente; intanto che
scrivo all’Uruguay o al Brasile e altrove possono averle dette loro o averne ben più poche.
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Io sarei venuto volentieri invece di telegrafarle, ma se lei vedesse il lavoro che ho
non si lamenterebbe, ma avrebbe forse compassione di me e pregherebbe di più per me.
La conforto e benedico in Gesù Cristo crocifisso e nella Santa Madonna.
Le confermo che io rimango sempre fermo e fedele, con coscienza di sacerdote,
agli impegni che ho con lei per attuare, quando Dio vorrà, le intenzioni di lei
e del compianto professore, che non dimentico mai, come non dimentico la signoria vostra.
E lei preghi per me.
Gesù le riempisca l’anima di consolazioni e di grazie, ora e sempre!
Suo dev.mo in n. Signore
Sac. Luigi Orione dei Figli della Div. Provv.za
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