V038T072 V038P069



[l’azzurro è dattiloscritto]


Copia conforme

D. Orione


Gentil.mo Sig. Cav. Avv. Porta

Sindaco di Novi Ligure.


 [+]         [Anime e Anime ! ]

          Tortona, il 2 aprile 1924


Nel Consiglio che si è tenuto qui oggi, quando si venne a trattare dell’elemento che

dovrebbe dar vita e incremento a Collegio San Giorgio, vi fu chi mi fece saviamente

osservare che i soli corsi classici, che ora sono a Novi, non potrebbero richiamare

in codesta città che un numero di convittori molto limitato.

Infatti, anche prima della riforma Gentile, risultava che, da almeno un decennio,

le scuole tecniche avevano preso per tutta la Penisola il più grande incremento, e

il maggior contributo di convittori, presso tutti i collegi-convitti, era dato dagli alunni

delle Tecniche e degli Istituti tecnici, non solo per lo sviluppo preso in Italia

dalle industrie, ma anche perché, in generale, senza bisogno di lunghi anni di studî,

i corsi tecnici aprono le porte ad impieghi molto remunerativi e, sovente,

meno vincolati. Degli alunni di scuole medie tre su quattro frequentano le Tecniche.

Anche oggi solo le famiglie più civili e abbienti possono indirizzare i figli

alle scuole classiche, scuole che esigono, per portare il giovane ad una laurea, ben dodici

e più anni di studî, forti spese e tasse assai elevate.

I corsi complementari e integrativi poi, di recente istituzione, non è chi non veda

che vanno presto a finire. Essi sono già assai scaduti dal concetto della pubblica opinione

e di chi ha pratica della scuola e della vita, ond’è che ben poche famiglie vorranno

continuare ad avviare i loro figli per dei vicoli più o meno ciechi.

Di più, quando i genitori vogliono mettere in collegio un loro figlio, anche durante

le scuole elementari, preferiscono sempre quelle città o collegi dove sanno che potranno

poi tenerveli anche per le scuole medie, classiche o tecniche.

E chi volesse indirizzare i figli all’Istituto tecnico, se sa già che questo in una città

non c’è, nemmeno vi manda il figlio per le elementari, per non doverlo subito cambiare

di collegio dopo qualche anno.

 Avanti dunque di prendere una decisione, gradirei conoscere se col prossimo

anno scolastico il municipio di Novi avesse stabilito o intendesse mettere

il primo quadriennio d’Istituto tecnico. Oppure se codesta on.le amministrazione

vedrebbe bene, - qualora si addivenga al contratto del Collegio San Giorgio, -

che io stesso inizî l’Istituto tecnico, anet ammettendo alunni esterni, a maggior

   V038P070


bene pubblico della città.

Vorrei mettere, possibilmente, il primo quadriennio, anche per dare più affidamento

alle famiglie, secondo il numero e la qualità delle domande che spero avere, e il sussidio

che il municipio potesse corrispondere.

 E qui sento di dover dichiarare che vedrei sempre bene che, in un domani, detto

Istituto tecnico di Novi, da me iniziato o anche completato, potesse, per i buoni ufficî

dell’amministrazione comunale, venire regificato; - poiché capisco la necessità della

scuola privata, ma, per quanto è possibile, sento il dovere di indirizzare i giovani

alle scuole Pubbliche e governative, anche oggi che abbiamo l’esame di stato, e ciò

per ragioni facili ad intendersi. In fatto di riforma di studî siamo ancora un po’

in una nebulosa.

 Mi è sempre gradita ogni occasione per esprimerle la mia più alta stima.

 Con ogni ossequio di lei, gent.mo sig. sindaco, dev.mo


            Sac. Luigi Orione


[esiste una minuta non trascritta]

¨