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[l’azzurro è dattiloscritto]


 [+]          [Anime e Anime ! ]


A sig.r Presidente della Congregazione di Carità di Venezia


 In seguito alle osservazioni dell’autorità tutoria sulla vendita dello stabile

dell’orfanotrofio accordatami dall’o.ne consiglio della Con[g]regazione di Carità,

la s. v. mi ha verbalmente invitato ad aumentare da le L. 700.000. - (a L. 850.000) da me

offerte quale il prezzo di acquisto. (cioè fin quasi a raggiungere il prezzo di stima di

L. 881.000. - indicato nella perizia dell’ufficio tecnico della Congregazione).

 La somma di L. 700.000. - a mio sommesso avviso, ed anche a giudizio di persone

competenti, era non solo adeguata ma superiore al valore reale dello stabile. Tuttavia,

poiché il rinvio da parte della Giunta Provinciale è soprattutto motivato (come ella mi ha

informato), dalla notevole differenza fra il prezzo offerto a e quello di stima dell’ufficio

tecnico, (L. 881000) non mi ricuso (in massima), di accondiscendere ad un ragionevole

aumento di L. 50.000 qualora non mi risulti con assoluta certezza che la valutazione di

codesto Ufficio Tecnico sia esatta sotto ogni punto di vista.

Ella, sig.r Presidente, vorrà comprendere che io devo pure dare darne conto

dovendo poterne anch’io onde per darne ragione alle persone benefiche che mi miei

Benefattori vengono in ajuto.

Non posso ragionevolmente offrire di più. Il che dimostra ancora una volta tutta

tutta la mia buona volontà di operare disposizione con la Sig.ria Vostra Congregazione di

Carità di Venezia da v. signoria presieduta, perché Venezia non venga privata di

un istituto di beneficenza e di lavoro educativo che ha secoli di tradizioni gloriose e

caritative

 Di questo credo opportuno garantirmi dal momento che la vendita è per trattativa

privata. e non per asta pubblica.

 Non intendo quindi con ciò fare eccezione sulla competenza e serietà del perito,

ma devo rilevare che esso è un funzionario dipendente dall’ente proprietario, per cui

in sostanza è l’ente stesso che valuta la cosa propria, e non può quindi prescindere

dai criteri di stima che stanno esclusivamente a suo favore, sia in linea tecnica

che commerciale.

 Basti accennare che accettando ad occhi chiusi la stima predetta (L. 881.000) si

dovrebbe ritenere lo stabile suscettivo finanziariamente di un reddito lordo di almeno

L. 50.000. - annue; il che mi permetto di fortemente dubitare.

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Ritengo Non dubiti Confido quindi che la Congregazione di Carità come l’autorità

tutoria non vorranno ritenere accettare ragionevolmente sufficiente il’mio aumento

che faccio.

Sono lieto poi di poter aggiungere che ho in corso buone trattative bene per che

spero mi daranno modo di fare subito alla Congregazione di Carità il pagamento totale.

 Ad ogni modo ritengo per ottenere una stima perfettamente obbiettiva, che tenga

conto d’ogni criterio ed elemento influente in vario senso sul calcolo del prezzo di

compra - vendita e garantisca sotto ogni riguardo l’equità del prezzo stesso, sia preferibile

una perizia concorde di due ingegneri di notoria competenza uno dei quali scelto dalla

signoria vostra e l’altro da me.

 Fin d’ora anzi le designo a tale scopo il sig. ing. Fantino nob.Bon.

Fermo restando il mio impegno d’acquisto per L. 750.000.

(settecentocinquantamila) Io sono disposto fin d’ora adattarmi (qualora la misura

d’aumento sia consentanea ai miei mezzi economici) a quel maggiore prezzo che la nuova

perizia fosse per stabilire. Non saprei come meglio comportarmi.

 In attesa di cortese e sollecito riscontro, le presento i miei distinti ossequi.

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