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 +       [Anime e Anime !]

        [San Remo] mattino del 20 nov.bre 1918


 Caro sig.r Prevosto, [don Vittorio Carrera Lungavilla]


 Vengo da accompagnare al camposanto il povero don Bascapè. Scrivo subito a lei,

e la prego di comunicare ogni notizia della presente ai parenti di lui, ai quali non mi

è dato rivolgermi direttamente perché non li conosco. So che l’anno scorso, quando fui

costà, mi si disse che egli aveva una sorella, ma non ne so né nome né indirizzo.

 Il compianto don Bascapè fu trovato morto jeri mattina verso le 9.

Era ai piedi del letto, e già rigido.

 Stava bene: domenica aveva nella parrocchia cantato il Te Deum per la vittoria

italiana, facendo non so se da tenore: lunedì, 18 corr. era andato a confessare

ad Ospedaletti una comunità di suore, a ciò incaricato da Mg.r Daffra.

 Qui ci stava bene e contento, benché già almeno tre volte lo avesse assalito

il suo male, che poteva parere epilessia, tanto che egli, dopo, non ricordava più nulla.

 Si vede che dovette soccombere ad un attacco più violento.

 La salma fu jeri visitata da sua Eccell. Mg.r Vescovo Daffra.

 Date le presenti circostanze di salute pubblica, l’accompagnamento al cimitero

avvenne in forma privatissima: ci eravamo due preti e due chierici.

 Nella chiesuola del camposanto abbiamo recitato l’ufficio da morto,

e si sono celebrate, presente cadavere, due S. Messe: un’altra fu detta in convitto.

 Continueremo a pregare, e a suffragarne l’anima anche con la celebrazione

di altre S. Messe.

 Avendo io, don Sterpi a Roma, e don Zanocchi a Cuneo, ad assistere il Direttore

di quella Colonia Agricola, che è malato della epidemia generale, e avendo io quindi

somma urgenza di ritornare a Tortona, dove si può dire che la casa è priva del personale

più pratico, attendo a tutto oggi i parenti o qualche parente del defunto, poi mi consiglierò

con Mg.r Daffra come fare, - non essendomi possibile trattenermi oltre.

Mg.r nostro Vescovo fu subito informato da me della avvenuta morte, - gli ho senz’altro

trasmesso il telegramma avuto da questo Direttore, che pregava di venire su.

 La prego, caro sig.r Prevosto, di mandare qui le generalità del povero morto.

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 Egli qui faceva tanto bene, sia in casa che fuori, ed era assai ben veduto da tutti.

 Il Signore abbia in pace l’anima sua, e le dia quel premio e quella gloria eterna

che egli riserva a’ suoi servitori fedeli. -

 Presenti le mie condoglianze ai parenti del caro morto, ed ella mi abbia in corde

Iesu per dev.mo e aff.mo suo


       Sac. Orione Luigi  della Div. Provvidenza

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