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[Al Rev.do Sig.r Arciprete

Mariano De Carolis

Sant’Oreste (Roma) ]


 +       Anime e Anime !

        Tortona, il dì 8 di marzo 1920


 Caro sig.r Arciprete e amico, [don De Carolis]


 C’è qui Francesco Cenci che non ce la fa più a studiare ed è anche strambetto

abbastanza, tanto che, pure volesse fermarsi come fratello non da Messa,

temo che nel noviziato non riesca ad avere poi quel dato numero di voti

per essere definitivamente ammesso.

 Sono più di due mesi che egli è qui, ed ora sentivo di doverla informare di lui

per quella decisione che reputerà conveniente nell’interesse del Cenci stesso.

 La prego quindi di voler portare a conoscenza della famiglia del giovane quanto

sopra, perché qui, con quelli che studiano non può più stare,

ed urge prendere un provvedimento.

 Se i parenti lo desiderano a casa, non hanno che da mandargli il danaro pel viaggio;

che se, invece, non hanno difficoltà che resti quale fratello laico, glie lo scrivano subito.

 Egli già dal 28 febbrajo scrisse alla famiglia in merito, ma qui non è giunta finora

risposta alcuna.

 Io non avrò difficoltà di provarlo come laico, ma lo trasferirei al noviziato di Bra.

 Con particolare affetto in Gesù Cristo e nella Madonna nostra.

 Dev.mo suo


        Sac. Orione  della Div. Provv.za

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