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[Al Rev.mo Mg.r E Cav.re
Mg.r De Carolis Degn.mo Arciprete di
(prov. Roma) Sant’Oreste al Soratte]
[+] Anime e Anime !
Tortona, il 18 / 8 - 927
Caro sig.r. Arciprete e amico,
La grazia di n. Signore sia sempre con noi!
Don Bartoli mi scrive di un convento di monache che è a S. Oreste,
e che presto rimarrà vuoto.
E mi propone di venirlo a vedere, nel pensiero che possa mettervi nostre suore
e aprirvi un asilo per bambini e un laboratorio di cucito e ricamo per le fanciulle, -
nonché un ricreatorio femminile festivo per ragazze. Di più vorrebbe che vi si aprisse pure
un ricovero per povere vecchie e vecchi bisognosi.
A sentire don Bartoli e tutto l’elenco delle opere che egli propone, non basterebbe
lo spazio di un mezzo quartiere: dovrebbe cioè il convento essere assai ampio,
poiché i vecchi non possono né devono stare con le vecchie: i bambini d’asilo
non con le fanciulle etc.
E lei, caro sig.r Arciprete, che mi dice?.
Sta vero che c’è sto convento libero? E di chi ne è la proprietà? Del Comune? -
E il Comune a quali condizioni lo darebbe?
Ritiene lei che la proposta di don Bartoli possa essere concretizzata,
qualora potessi mandare le suore?
L’asilo è già aperto? E ora chi lo tiene?.
Il laboratorio, con insegnamento di cucito, di taglio, di ricamo, c’è già in paese?
Lo hanno forse le suore, che già sono in codesto convento de quo?
E perché esse se ne vanno? Non hanno di che vivere?
Il paese e le autorità locali come vedrebbero la nuova o rinnovata istituzione?
Quali sarebbero le basi di vita? Sarebbe distante il convento dalla chiesa
parrocchiale? Al convento c’è annessa una chiesa? E vi si celebra,
almeno alle domeniche?
Mi dica un po’ lei, caro sig.r. Arciprete, le cose come sono nella loro realtà e,
soppratutto, fraternamente, mi dia il suo parere. Scusi la libertà, - preghi per me,
e che se la SS. Vergine ci conforti e benedica tutti.
Aff.mo Suo
D. Orione
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