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[Obra de la Divina Provvidenza
Casa de Nuestra Señora De La Guardia
Iglesia de Victoria
Prov. Buenos Aires
F.C.C.A.]
[+] [Anime e Anime !]
Padre
Giovanni Semeria Barnabita,
ha poco più di 50 anni ed è ligure:
Egli
è nato que a Coldirodi
da in
in prov. di Porto Maurizio, suo padre era stato un
vivace
capitano, compagno, Garibaldino
e milite di Giuseppe Garibaldi, la madre di lui viv
vive
ancora tuttora
in Piemonte, è piissima, verso per
la quale
di essa l’illustre barnabita
ha
un vero culto ha e ha
ancora tutta la dolce tenerezza d’un
come quand’era bambino.
vive
tuttora a
in Piemonte
Ebbe una cristiana educazione in famiglia e in collegio: poi studiò in Piemonte, a
Cremona,
a Roma: sempre primo di una scelta
eletta schiera di
elettissimi ingegni, tra cui
l’On.le Orazio Raimondo di S. Remo e poi Paolo Savi, livornese, ardente di vita e di
genio, di padre garibaldino pur lui col quale Semeria s’incontrò a Roma e strinse in poco
più che un lustro di vita e di studio concorde i nodi d’una amicizia che la morte immatura
del
Savi non ha valse a
spezzare: per vie diverse Iddio aveva chiamati
guidati questi due
alt
fortissimi intelletti alla stessa mèta.
Padre
Semeria fu
Il Cardinale
Parrocchi Il Card.
celebre Cardinale Parrocchi, era
Vicario
del Papa, fu grande studioso
ammiratore dell’ingegno come della pietà del
giovane Barnabita, il quale ebbe in Roma a maestro di dogma Cardinale Satolli e parecchi
altri
tra i più celebrati piû
eminenti professori di
filosofia e di teologia che poi onorarono
la
porpora più che dalla porpora fossero onorati. Leone
XIII volle
che Padre
Semeria,
dopo
aver data
Ottenne la laurea in filosofia e teologia a pieni voti: alle
Università
Ecclesiastiche
Pontificie di Roma, coseguìta
sempre a pari voti e con lode la laurea in belle
lettere alla R. Università pure di Roma e quella di filosofia alla R. Università di Torino con
tanto
plauso che con tanto
delirio di tutti gli studenti di Università che essi lo portarono a
forza in trionfo, e tutta la stampa d’Italia ne parlò, come d’un uomo che avrebbe altamente
onorato
il Paese nome d’Italia
italiano.
Ricordo
che quel il Prof.
Bobba, professore di filosofia morale all’Università di
Torino, che faceva parte della commissione esaminatrice, rimase così insaccato da Padre
Semeria,
che gli fece venne un
gran febbrone, e per quindici giorni
dì non osò piû
comparir
piû all’Università. Leone
XIII volle
conoscere alla
Ma dove
Semeria
Esuberante di vita intellettuale e con l’anima infervorata, e sguardo illuminato
dalla
divina luce di Cristo al Cristo, egli
volle sacrate
al Cristo e alla sua Chiesa, tutte
alla Chiesa Cattolica e ai sì progressi della umana civiltà per lei, Semeria volle sacrate
tutte
le sue forze, la vita sua e il suo meraviglioso e non
versatile ingegno.
Rapido
nell’assimilare, nel ricordare ferreo,:paziente
nel lavoro
quanto minuto
nell’analisi,
altrettanto forte nella sintesi portato dal più nobile e generoso
santo ideale,
egli era il mago della parola,
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nato
per essere il nostro Lacordaire dell’Italia
, uno dei più piû
xxx forti e
con
pensatori
e il c conferenziere di
più celebre che da 25 anni onori l’Italia.
Tale
si affermò fin dal primo quaresimale tenuto a San Lorenzo in Damaso,
in una
delle più venerande chiese di Roma, dove si rivelò di tale ardente amore alla Chiesa e
alle
anime e di sì vasta cultura che tutta l’aristocrazia del pensiero
di quella
che si
accoglieva
in Roma e si dava appuntamento a S. Lorenzo, e alcune ore prima che
il
giovane
sacerdote salisse il
pulpito già il vasto tempio era tutto una testa sola.
L’animo
ardente di Semeria viveva, non sapeva
le mezze
misure non era, chiuso
non poteva vivere ermeticamente in sé, ma aperto, com’è dovere, su questo mondo grande
e reale: il giovane sacerdote parve fin d’allora assommare in sé tutta la cultura
dei tempi moderni.
E
la sua parola era non
era come vivida fascio di luce, e non era pura né solo
apologia, ma era opera d’apostolato vero e nobile che snebbiava o scemava, che toglieva
o scemava il dissidio tra la Chiesa e il secolo, e rese alla causa nel campo della difesa
cattolica
della fede cattolica
«preziosi servizî»
specialmente tra i dotti e nelle schiere
della
della gioventù studiosa.
Leone
XIII Il Cardinale
Rampolla, gli fu largo di conforti, e Leone XIII volle
vederlo e si rallegrò vivamente con lui e con l’Ordine dei Barnabiti.
Aperto
ad ogni idealità, egli era nato per essere
la lotta
della il
grande banditore
la parola e la predicò la parola evangelica, a Palermo, a Catania, a Napoli, a Roma, a
Firenze, a Pisa, a Bologna, a Torino, a Venezia, a Milano, a Genova, a turbe sitibonde di
Dio
e di amore di Dio e degli uomini, e fu e resta il più popolare
alto e il più popolare
nostro conferenziere.
Conferenziere
e uomo di studio: e
scrittore poderoso e
ovv ovviamente
letto e
scientifico e anima di sacerdote e di patriota a cui non c’è iniziativa generale negli ordini
del
pensiero come della beneficenza di
cui a cui rifiutasse sé
medesimo, di cui anzi non
sia
l’anima e l’organizzatore: Scrisse
e lavorò e scrisse:
«Per la scienza - Per la patria
-
Per il secolo - Per la donna - Per i giovani - Per gli operai - Per la musica - Per i monti -
Per le feste -[»]
Ha
pubblicato conferenze sulla
intorno alla questione sociale: L’eredità del
secolo,
poi Il cristianesimo di Boezio rivendicato, in cui rimette nella sua luce, con un’analisi
accuratissima il celebre libro Della Consolazione della filosofia.
«Venticinque anni di storia del cristianesimo nascente » - «Il primo sangue
cristiano» da Nerone a Commodo. «Dogma - Gerarchia e culto nella Chiesa primitiva.
Le vie della fede. Scienza e fede e il loro preteso conflitto. Il Cardinale Newman.
E altre opere che ebbero elogi lusinghieri anche dall’autorevole rivista
«La Civiltà Cattolica»
Anzi,
fu appunto sulla
Civiltà Cattolica che
xxx uscì
e poi «Vita e pensiero» la
Rivista
diretta dal Dott.r P
Gemelli, il Rettore della nuova Università Cattolica di
Milano,
che Padre
Semeria a tagliar corto
che pubblicarono quella sua
celebre lettera
dichiarazione di Padre Semeria sulla Filosofia di S. Tommaso,
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dichiarazione franca senza mezze misure, che egli altamente onora,
meritò
tutta la
benevolenza il plauso
di tutti gli studiosi cattolici, e la scienza e degli
uomini
più eminenti della Chiesa e dello stesso Sommo Pontefice Benedetto
XV, che
il quale ebbe Padre Semeria particolarmente caro e specialmente in questi ultimi anni
e lo vedeva sempre molto con piacere.
Il sacerdote e lo scenziato fu tanto che in Italia si pubblicò che lo voleva
far Cardinale.
Verso la madre ha un vero culto di amore.
Si
rivelò in lui un oratore di primissimo ordine. e
un’attitudine
Per
questioni di modernismo, Padre Semeria era stato mandato in
esilio nel Belgio
in
esilio; scoppiò quando
la guerra scoppiò egli col
permesso dei
Suoi Superiori
fu
richiamato evidentemente col permesso dei suoi Superiori e della S. Sede, fu nominato
cappellano al Comando Generale: nessun uomo poteva meglio di lui stare a quel posto, e
nessuno fece più di lui, per tenere alto, il morale ma anche dei soldati come gli ufficiali
e perché l’ala della vittoria battesse sul tricolore italiano!
Quanto lavoro, quanta strada, quanti sacrifici seppe fare.
Nessuno
fece più di lui per a
confortare delle popolazioni, non solo, i feriti,
a raccogliere e inviare soccorsi, a tenere alto il morale della popolazioni;
¨