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 [+]         Anime e Anime !

          Tortona, il 4 aprile 1928


 Caro don Bistolfi,


 La pace di n. Signore sia sempre con noi!

 Il caro Accorze non potrò più riceverlo a Tortona, perché, avendo egli detto

alla Questura di Torino, forse un mese fa, che aveva trovato lavoro qui, - mentre io ero fuori Tortona vennero in Istituto i carabinieri; questi miei non sapevano nulla, e risposero

che qui non c’era posto, tanto più quando sentirono che si trattava dei carabinieri stessi; -

poi lo venne a sapere qualche altro, sicché, in bel modo, mi fecero capire

che qui non è gradito da certe Autorità.

 Egli vada a S. Severino Marche, subito, col biglietto che ti unisco, e là si metta

a disposizione di quel Direttore. Cerchi di far bene: pregherò per lui,

e spero di rivederlo presto colà.

 Viva da buon cristiano, lavori e stia ritirato.

 Non m’è dato potermi dilungare: raccomandami a Maria Ausiliatrice:

voglio amare e servire Gesù, Dio nostro, e la S. Chiesa, e consumarmi di carità specialmente pei più miseri dei nostri fratelli. Ma lo dico sempre, e non lo fo’ mai.

 Prega per la mia conversione verace.

 E buona Pasqua a te, a tutti i nostri cari Superiori: non dimenticherò mai che,

dopo Dio e la Madonna devo al Ven.le Don Bosco e ai salesiani la grazia

di essere Sacerdote e di avere avuto una scuola di grandi virtù.

 Iddio ve ne ricompensi.

 Tuo aff.mo in Gesù Cristo


        Sac. Orione  dei Figli della Div. Provv.za


 P. S. Non potrebbe l’Accorze andarsene a S. Severino Marche senza dire dove va?

Che ci ha da fare ancora la Giustizia con lui? Almeno bisognerebbe che colà non si

divulgasse - in quel piccolo centro - che abbiamo in casa un soggetto pericoloso, -

per non aver noie da parte delle Autorità e discredito presso il pubblico

e le famiglie dei nostri alunni. - Vedi un po’.

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