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 +        [Anime e Anime !]

         Messina, il 27 febbr. [1]911


 Veneratissimo sig.r don Trione,


 Ho ricevuto la sua raccomandata e riservata del 22 c. m.

 La persona di cui ella, caro don Trione, mi scrive non ha mai assegnato S. Messe

da celebrarsi né a me né ai miei religiosi, né ad alcuno dei miei istituti, né di recente

né da tempo; di ciò la posso assicurare nel modo più assoluto.

 2) Non si è fatto acquisto di libri, e neanche si è abbonati al periodico.

 3) Quanto all’ultima domanda che mi fa: se ci sia o no da fidarsi, direi di sentire

il suo Vescovo; a me sembra che non concorrano tutti i criterî di sicurezza che pone

il teol. don Piscetta, e quindi credo che le titubanze del sig.r don Rinaldi abbiano qualche

grave fondamento, dico così per quanto lo conosco, e certo vorrei sbagliarmi.

 4) So che il disbrigo di molte sue cose (e anche di Messe pare) era in mano

di un suo fratello o di nipoti secolari, così mi disse un sacerdote che gli sta vicino,

il quale mi pregò di accettare una predicazione, e così di fermarmi alcuni giorni

in quella casa, e di valermi dell’affetto di quella persona ha per me, per vedere di sistemare

qualche faccenda che potrebbe anche riferirsi ad applicazioni di Messe,

e che sarebbe troppo preoccupante e difficile a farsi quando la persona fosse malata

o in punto di morte. Ché se morisse è vano credere che i parenti facciano dire delle Messe,

neanche per lui, così mi diceva.

 Entro l’anno confido con l’aiuto di Dio di andarvi, ma non le nascondo

che ci vado tremando.

 La presente prego di averla riservatissima, e dopo che se ne sarà servito

pei suoi Superiori di distruggerla.

 Preghi che se piace a Dio possa fare un po’ di bene.

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