V039T009 V039P010
[dattiloscritta]
Alla Nobile Signora
La Signora Marchesa Valdettaro
Vedova del Nobile Avv. Butteri
Corso Dogali, 5-int.4 - Genova
+ Reggio Calabria 1° marzo 1912
Istituto S. Prospero
Nobile signora e nostra ottima benefattrice,
Ho ricevuto la lettera che la sorella di v/. signoria mi ha scritto il 16 febbraio,
per incarico suo, sulla sventura che così dolorosamente le ha colpite
colla morte del loro amato zio, e mio insigne e indimenticabile benefattore,
il signor Alessandro Valerio.
Chiedo scusa del ritardo a rispondere; dovetti quasi subito partire per Cassano Jonio,
e solo ora ho un po’ di pace.
La triste notizia mi ha vivamente addolorato. Caro Signor Alessandro!
Così anch’egli ci ha lasciati! E mano mano tutti ci vanno scomparendo di quaggiù.
È il Signore che ci viene distaccando e preparandoci pel Cielo!
E la fede sparge di conforto anche questa tristezza.
Quale conforto il pensare che la natura ci inganna e che la fede sola
è veramente il principio della vita?
Per questo mi parve sempre che la morte delle persone, che hanno amato Dio in vita,
e che erano a noi strettamente congiunte, è un avvenimento acerbo in apparenza,
non meno vantaggioso dell’eterna salute degli amati defunti,
che di noi stessi che sopravviviamo.
Noi siamo così molto aiutati a pensare al Cielo, avendo colassù, come speriamo,
quelle care persone che aspettano di rivederci in Dio. I nostri, che ci precedono al Cielo,
pregano continuamente per noi e ci ottengono da nostro Signore una luce sempre maggiore
per conoscere il nulla delle cose visibili, e il tutto delle invisibili, e un desiderio
sempre maggiore di dedicarci, secondo lo comporta il nostro stato e la nostra vocazione,
a servire Iddio, e a giovare ai prossimi per amore di Dio.
Io mi associo al loro lutto, e ho pregato e pregherò ancora per suffragare l’anima
del mio benefattore. Ignoro l’indirizzo, ma prego lei, illustre signora, di estendere
le mie condoglianze al signor Avv. Valerio e anche agli altri signori parenti del defunto.
E, debolmente, pregherò anche per vostra signoria, per la sorella e per Giulio.
Dio li benedica, e dia loro ogni soave conforto.
Con profondo ossequio. Dev.
Sac. Luigi Orione della Div. Provv.
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