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[dattiloscritto]


Alla Nobilissima Signora

La Marchesa Valdettaro

Casa Sant’Antonio pei Vecchi

(Casa Agazzini) (Prov. di Novara)  Ameno


 +         Roma, 8 luglio 1915


 Buona figliuola del Signore,


 Il Signore non mi ha concesso di poter scrivere e mi ha dato in questi giorni

questa piccola pena; ma io la voglio offrire tutta a lui e alla sua santissima Madre,

perché si degnino di confortare e consolare e benedire a lei e alla buona Caterina

e agli altri due che sono i primi venuti ad iniziare codesta piccola Casa

e per tutti quelli che verranno.

 Abbiate tutti confidenza in Dio: confidenza nella soavissima Provvidenza di Dio!

 La nostra pochezza e debolezza non deve sgomentarci, ma dobbiamo considerarla

come il trofeo della gloria di Gesù Cristo Signor nostro. Bisogna poi avere un coraggio

e una fiducia grande perché è la Madonna benedetta che ci assiste,

perché è la nostra dolce e forte madre essa.

 Perdoni vostra signoria e tutti scusatemi il silenzio prima,

e la libertà di questo scritto ora.

 Vi benedico tutti in Gesù Cristo Dio nostro.

 Stanotte parto per Tortona e presto verrò a trovarvi.

 Tanti ossequi a P. Francesco.

 Ho il lavoro che lei ha fatto e di tutti, e ringrazio il Signore.

 Di nuovo supplico n. Signore di benedire e di confortare e lei e tutti.

 In corde Jesu.

 Dev.mo Servo


       Sac. L. Orione  della Div. Provv.

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