V039T022 V039P025
[dattiloscritto]
Alla Nobilissima Signora
La Marchesa Valdettaro
Casa Sant’Antonio pei Vecchi
(Casa Agazzini) (Prov. di Novara) Ameno
+ Roma, 8 luglio 1915
Buona figliuola del Signore,
Il Signore non mi ha concesso di poter scrivere e mi ha dato in questi giorni
questa piccola pena; ma io la voglio offrire tutta a lui e alla sua santissima Madre,
perché si degnino di confortare e consolare e benedire a lei e alla buona Caterina
e agli altri due che sono i primi venuti ad iniziare codesta piccola Casa
e per tutti quelli che verranno.
Abbiate tutti confidenza in Dio: confidenza nella soavissima Provvidenza di Dio!
La nostra pochezza e debolezza non deve sgomentarci, ma dobbiamo considerarla
come il trofeo della gloria di Gesù Cristo Signor nostro. Bisogna poi avere un coraggio
e una fiducia grande perché è la Madonna benedetta che ci assiste,
perché è la nostra dolce e forte madre essa.
Perdoni vostra signoria e tutti scusatemi il silenzio prima,
e la libertà di questo scritto ora.
Vi benedico tutti in Gesù Cristo Dio nostro.
Stanotte parto per Tortona e presto verrò a trovarvi.
Tanti ossequi a P. Francesco.
Ho il lavoro che lei ha fatto e di tutti, e ringrazio il Signore.
Di nuovo supplico n. Signore di benedire e di confortare e lei e tutti.
In corde Jesu.
Dev.mo Servo
Sac. L. Orione della Div. Provv.
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