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[dattiloscritto]


Alla Nobilissima Sig.

la Marchesa Giuseppina Valdettaro

Via Dogali, N° 5 oppure 6  Genova.


 +         Roma, 26 giugno 1916


 Buona figliuola del Signore,


 Di passaggio a Tortona ho trovato la sua lettera, e qui ho trovato la cassetta coi fiori.

 La ringrazio delle sue preghiere, e anch’io pregherò per lei e per Giulio.

 Quando ebbi la lettera egli doveva già aver passato la visita;

voglio sperare che l’esito sia stato come era nei loro desideri.

 Del resto stiamo tranquilli nelle mani del Signore, cercando di amarlo il Signore

e di servirlo da umili servitori e figliuoli, e tutto andrà bene. Ogni inquietudine e agitazione

è cattiva: nel Signore c’è la quiete.

 I fiori li manderò a quella cappelletta di San Bernardino, - e lei anche ci vada

con santa semplicità quando passa a Tortona, o quando crederà.

 Per San Pietro manderò lassù un’altra buona figliuola cieca, e poi alcune altre,

e così se piacerà al Signore, la prima famiglia religiosa che ne uscirà

sarà delle suore cieche e queste che sono cieche vestiranno,

e serviranno Gesù in Sacramento e per le altre cieche. Poi si farà quello che Dio vorrà,

con la sua grazia.

 A me sembra che il suo posto sia sempre tra quelle povere figlie,

ad essere lo straccio di tutte per l’amore di Dio e della S. Chiesa.

 Ma ella non badi a me, e stia in tutto a quello che le dirà il suo direttore di anima.

 Se Iddio vorrà farà ben lui tutto.

 La riverisco e la benedico con suo fratello, e anche benedico all’altro loro fratello.

 Saluti ossequî al padre e Giulio.

 Dev.mo servitore in Gesù Cristo e Maria SS.


         Sac. Orione  della Div. Provv.

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