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[Alla Nobile Signora

Sig.ra Marchesa Giuseppina Valdettaro

Via Dogali, 5-In. N° 3  Genova]


 [+]        [Tortona, li] 12 luglio [191]6

         Sia lodato Gesù Cristo,


 Buona figliuola del Signore,


 Ricevo suo espresso.

 Scrivo breve perché sto per partire.

 1/ Gli Esercizî Sp.li saranno presto, ma, per le circostanze prodotte dalla guerra,

non mi è possibile ancora poter determinare il giorno. Scriverà don Sterpi.

 2/ Ora vengo alla sostanza della sua lettera - La norma chiara e precisa

che le do nel Signore è: quelle figlie che verranno da lei e lei dirà a loro nel Signore

tutto ciò che lo spirito di Dio le suggerirà pel loro miglior bene spirituale,

con santa libertà e come farebbe con sorelle sue più piccoline di lei.

Lei non le andrà a cercare: ajuterà chi viene, e quanto più potrà col divino ajuto

perché amino Gesù Cristo e, se a lui piace, si consacrino a lui e alla S. Chiesa

per le mani della Madonna SS.

 Se la Michel ci sarà, anch’essa farà tutto quel po’ di bene che potrà col Divino ajuto.

 Il demonio lavora sempre molto in queste circostanze, e bisogna essere ben fortificati

e molti a lavorare nella carità di Gesù Cristo per inabissarlo.

 Io non la vorrei con le parole che dirò ora né spingerla né crearle affatto affatto

agitazioni di spirito perché nessuno può più di me sbagliare, ma non ho mai detto nulla

a quelle figliuole che vostra signoria s’è ritirata, perché chi le sa le vie del Signore?

 Potrebbe essere anche che Iddio per una via più lunga la chiami più chiaramente

a ritornare, e non mi pareva quindi conveniente che a S. Bernardino quelle figliuole

fossero disturbate forse nella loro anima ancora molto molto debole religiosamente

parlando, dal conoscere il suo ritiro per ora. Tanto più che una volta nostro Signore

si degnò dirmi che vostra signoria sarebbe morta religiosa, e mi comandò di dirglielo,

e perché io temetti prima che non fosse lui e anche per vergogna di manifestare

simile cosa e non lo feci, lui poi mi mise in castigo. E allora poi glie lo dissi;

ma sono già alcuni anni. Ora questa lettera o deve essere distrutta subito

- e prego di questa carità - o consegnata al Padre che ne faccia quello che crederà.

Se la distrugge mi fa piacere.

 Lei però stia tranquilla a quella direzione che ha dal Padre,

che è sicura di camminare sul sicuro, col divino ajuto.

Questo faccia, e vada avanti con pace di spirito.

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 Se nostro Signore vorrà altro da lei, ha molti modi di farglielo sapere

per le vie ordinarie e piane.

 Mi riverisca il Padre.

 Attacchiamoci alla Madonna: Ave Maria, e avanti!

 La benedico in Gesù Cristo con Giulio e con tutti i suoi cari vivi e defunti.

 Dev.mo Servitore.


       Sac. Luigi Orione  della D. P.

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