V039T028 V039P032
[dattiloscritto]
Alla Signora
Marchesa Valdettaro Genova
Roma, 9 marzo 1917
Buona Figliuola del Signore,
1) Vengono le due aspiranti cieche, che la carità della Signora Cerrutti
venne a prendere qui. Sono buone figliuole e spero riusciranno bene
con l’ajuto del Signore.
2) Ho sentito con piacere che il fratello suo ha già ottenuto a metà la grazia;
ora poiché il Signore le cose a metà non le fai mai, è a sperare che vorrà degnarsi
di compierla. Può essere che egli, il Signore, desideri che si continui a pregare a tal fine
e a vivere sempre più di fede, e abbandonati nelle sue sante mani. Iddio conosce i tempi
e i momenti delle sue grazie; ma noi possiamo affrettarle dolcemente
con una vita sempre più secondo il cuore di Gesù Cristo Signor nostro.
3) Si avvicina anche per me il tempo di lasciare Roma;
verrò quindi anche a Genova dal Padre, ma lo preverrò.
4) Sono stato il 6 corr. in udienza privata dal S. Padre, che ha benedetto largamente
anche a lei e a tutte quelle altre buone figliuole. E ogni volta che in questi giorni
vado visitando la Basilica di S. Pietro, che è pure la chiesa più veneranda
della cristianità[,] pongo me e tutte loro sotto la protezione di S. Pietro,
che è la Pietra su cui s’innalza l’immenso e perenne edificio della sua Chiesa.
Tanti rispetti al Padre e a Giulio.
La benedico, e a tutte di San Bernardino benedico in Gesù Cristo e Maria SS.,
e le conforto ad amare e servire a Dio.
Dev.mo Servitore
Sac. L. Orione della Div. Provvidenza.
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