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Copia esatta


Alla Signora Marchesa

Giuseppina Valdettaro

presso Marchesi Spinola a Pasturana  (Novi L.)


         Anime e Anime !

         Tortona, il 23 dicembre 1926


 Buona figliuola di Dio,


 La pace di Gesù Bambino sia sempre con lei e suoi cari!

 La ringrazio degli auguri pel Natale, della visita insieme col fratello Giulio

nei giorni della mia malattia, e più delle preghiere fatte.

 A vossignoria e ai suoi ricambio ogni santo voto di bene, e prego n. Signore

di confortarla sempre e di sempre benedirla.

 E la invito anche nel Signore a ritornare a S. Bernardino dove la mano di Dio

l’aveva portata. Ella, così facendo, compirà in sé la volontà del Signore,

qualunque sacrificio le possa costare, e Gesù la assisterà, e la Madonna SS. pure,

le farà da madre, occorrendo, anche in modo straordinario.

 E farà del bene, e avrà una morte consolata. Mi dispiace che suor M. Stanislaa

non le abbia restituite le fotografie del compianto P. Bouvier; io ignoravo tutto.

 Una decina di giorni fa ebbi da suor M. Stanislaa due piccole fotografie del Padre,

che al momento non trovo, e penso possa averle prese don Sterpi.

 Comunque, scriverò alla suora perché faccia la dovuta restituzione;

e, se mai fossero quelle che mandò a me, mi farò premura mandarle.

 Quanto alla proibizione, cui ella accenna, essa non aveva affatto quella latitudine;

anzi riflettendo, anche per poco, al passato, ella avrà facilmente compreso

che quel provvedimento, che per me fu una dolorosa necessità per stroncare pettegolezzi

nocivi alla vita religiosa, non aveva nulla di personale verso di lei.

Si dovrebbe prendere una disposizione generare, per evitare il troppo personale.

Del resto ella sa che tutte hanno sempre potuto corrispondere con lei, che è partito da me,

in un’ora per lei dolorosa, l’ordine che per lei più fervorosamente si pregasse,

che si scrivesse, e la si circondasse di ogni possibile conforto nel Signore.

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 Per motivi che non riguardano lei, ho dovuto disporre che certa corrispondenza

ora passasse qui, o per le mani del canonico don Perduca; e ieri sera,

visto l’indirizzo a Pasturana d’una lettera portata da San Bernardino

e sentito dal can.co Perduca che ella non era a Genova, ma a Pasturana,

ho indirizzate costà tutte le altre lettere a lei, che ho chiuse, senza sapere di chi fossero,

eccetto una che era entro altra diretta a me, ma che neanche ricordo di chi fosse.

 La lettera di v. signoria la ebbi oggi.

 Tanto ho ritenuto scrivere per la verità nella carità,

onde snebbiare un possibile equivoco.

 Rinnovo nel Signore i più santi auguri, e la benedico in Gesù Cristo

e nella Madonna SS.

 Dev.mo servitore


       Sac. Luigi Orione  della Div. Provv.za

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