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[l’azzurro-corsivo è scrittura di terzi]


+        Tortona, 5 XII [19]39-XVIII


A Suor Maria Carità e alle altre nostre suore della Casa di S. Oreste

Buona Figlia di Dio,


la grazia del Signore e la sua pace siano sempre con voi!

Riferendomi a gradita vostra del 3 c., le istruzioni che vi do sono queste:

1° Né voi, né alcuna delle nostre suore parli, né in bene né in male,

della signorina di cui mi avete scritto; e se qualche persona vi tentasse a parlarne,

voi altre evitate nel modo più assoluto di entrare in discorso, e, occorrendo,

dite pure che questo è l’ordine da me dato.

2° Desidero, e più che desiderio è un ordine che do, che sino a nuove istruzioni,

si continui ad andare in parrocchia, né più, né meno di come si andava prima,

e che si faccia né più né meno di quanto si faceva prima, e ciò a bene delle anime vostre,

e perché non si dia, neanche indirettamente, motivo alcuno di chiacchiere,

di giudizi e fors’anco di mal’esempio al popolo.

3° Qualunque cosa si dice di voialtre e specialmente di voi, Suor Maria Carità,

si prenda tutto dalle mani di Dio, non si risponda, neanche per difendervi;

potrete bensì riferirmi tutto, spassionatamente e con la più grande calma e obbiettività.

4° Non credo che si arriverà a farvi venire in casa la persona che io stesso

ho ritenuto in Domino di dover allontanare da codesta casa; se si tentasse questo,

voi favorirete significare a chi imponesse tale cosa, che il provvedimento è stato preso

personalmente da me, - e che quindi vogliano rivolgersi a me, prima di introdurre

nell’istituto una persona non gradita, ma anzi allontanata dal Superiore.

Che se, malgrado questa dichiarazione, la si volesse imporre, che entri cioè in casa,

per insegnare a ragazze o per altro, voi non fate atti forti, né parole,

ma limitatevi a riferire. In chiesa essa può venire, perché è pubblica,

ma non per suonare o per far cantare.

Questa mia sia letta a tutte le suore riunite, ma senza commenti. La presente

non è scritta di mia mano perché non sto ancora del tutto bene, però dico Messa.

Qui aspettavo don Del Grosso, e mi fa meraviglia il suo ritardo;

se fosse ancora a S. Oreste ditegli di venire.

Mi raccomando alla carità delle vostre preghiere, specialmente per la festa

dell’Immacolata; io vi ricorderò in modo specialissimo in quel giorno,

e vi mando una benedizione tutta particolare.

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Custodite il buono spirito religioso, spogliatevi di ogni animosità,

schivate ogni parola e anche ogni sentimento che non sia di grande umiltà

e carità verso tutti, specialmente verso quelli che vi fossero causa di dispiaceri

e di contraddizione; per essi pregate, e ringraziate il Signore che vi sia dato di patire

qualche cosa per amor suo. Tenete sempre il vostro cuore e il vostro spirito elevato a Dio,

senza ira né parole irose.

Buone figliole di Dio, siate irreprensibili, modeste, vigilanti, non litigiose,

tutte unite in un cuore e in un’anima sola, santamente, cioè nella carità di n. S.

Gesù Cristo; dando buon esempio, buona testimonianza di voi, predicando a tutti

col vostro contegno, poiché leggevo nella Meditazione di questa mattina

che vale assai più il buon esempio che tutti i discorsi, siano pur buoni.

Queste sono le istruzioni che vi do nel Signore, e che ho fiducia vi faranno del bene

se, come spero, vorrete praticarle in spirito di mitezza, di rinnegamento di voi,

di vera cristiana e religiosa umiltà.

Vi rinnovo l’esortazione di pregare, di confidare e di prendere in buona parte

e con gioia la vostra croce e queste parole di paterna esortazione.

Al resto provvederà la mano di Dio, e la prudenza in Cristo

del vostro Superiore e Padre.

Vi rinnovo la santa benedizione, amplissima.

 Vostro in Gesù Cristo crocifisso e Maria SS. Immacolata.


       Sac. G. Luigi Orione  della Div. Provv.za

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