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Tortona, 7 febbr. 1940-XVIII
Alla buona figlia di Dio Suor Maria Carità,
La pace del Signore sia sempre con voi, con le altre suore, vostre consorelle,
e con tutti che abitano codesta Casa!
Ho ricevuto le vostre lettere, e ve ne ringrazio: tenetemi sempre informato.
Prego per voi, e tengo dietro alle cose di codesta Casa con particolare vigilanza
e interessamento.
La cieca non deve essere ammessa in Casa, di dove è stata allontanata da me;
in chiesa essa può benissimo venire, perché la nostra chiesa è pubblica,
ma non per suonare.
A voi, alle suore e a tutti della Casa raccomando di essere non dirò solo prudenti,
ma prudentissime. Voglio dire che qualunque cosa vi riferiscano, che si faccia
o si dica di voi, dovete non rispondere, ma attenervi alla disciplina del silenzio,
chiuse nel raccoglimento del vero spirito religioso.
Ciascuna di voi faccia il suo dovere, col divino aiuto, e non interessatevi di altro
che di fare bene i vostri doveri.
State unite e concordi nello spirito della vera pace, concordia e carità di n. Signore
Gesù Cristo. Ve lo ripeto: qualunque cosa sentiate che si facesse o dicesse di voi,
non rispondete mai, - pregate e tacete: - non intrigatevi di ciò che fuori si fa o si dice:
pregare, soffrire, tacere, fare del bene sempre e a tutti e non parlare mai,
e neanche nominare le persone che vi fossero contrarie, né alte né basse.
La mano di Dio vi conforti e benedica al vostro lavoro.
Pregate per me. Vi benedico tutte.
Don Orione
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