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[Alla Rev.da suora Suor Maria Ada

Missionaria della Carità - sorella Minore al Piccolo Cott.

via del Camoscio, n. 2/A - Marassi-Genova]


 [+]        Anime a Anime !

         Tortona, il dì 8 / II [1]927


 Buona Figlia di Dio,


 La grazia e la pace di Gesù Cristo nostro Signore siano sempre con voi

e con tutte le vostre consorelle e ricoverate!

 I°/ Ringraziate, anche da parte mia, la nostra insigne benefattrice

la Sig.ra Angela Solari ved. Queirolo della nuova generosa oblazione di L. 2000,

e assicuratela di tutta la nostra gratitudine e delle preghiere che facciamo per lei

e suoi cari, specialmente per i suoi defunti.

 II Andate o poi mandate qualche signora dal Sig.r Mario Ferrarini,

e vedete di ottenere con le L. 2000 la ricevuta a saldo. Prima andate voi a perorare la causa

dei nostri poveri, - e poi, se voi non poteste ottenere da lui, andate voi dalla stessa sua zia,

proprietaria, e fatela la farete impietosire quando le parlerete dei nostri poveri.

 Che se neppure da essa riuscite, fate parlare da qualche signora.

Ma confidate nel Signore, e vedete di fare voi: fatevi il segno della santa croce,

e andate fidente e umile, e raccontate i bisogni e lo stato delle nostre poverette ricoverate.

Vedrete che ve ne daranno ancora a voi.

 III Alle consorelle della Questua direte, a nome mio, che, se incontrassero ancora

qualcuna che fu già da noi, sia essa Maria Vittoria o altre, - non si fermino mai a parlare,

facciano un inchino, e via; - e se sono fermate, dicano che hanno avuto ordine

di non parlare per evitare pettegolezzi e mancanze contro la carità fraterna,

- e non rispondano mai a nessuna domanda. Che se sentano dire male di Don Orione,

chiunque sia, rispondano: Deo gratias! e si ritirino, senza prendere nessuna difesa:

lasciate fare a Dio.

 IV Alle riunioni del sabato, come già ho scritto a Suor Maria Stanislaa

quando non siate proprio richieste tutte e due - vada questo sabato essa

e l’altro sabato voi, e così sempre; - perché dovete lasciare la casa il meno,

il meno il meno possibile, dato quello che può capitare, il lavoro e la responsabilità

che avete, il bisogno di poter mandare le altre per la Questua;

vuol dire che poi una riferisce all’altra quello che si è detto e deciso nelle riunioni.

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 Avete tanto da fare, che bisogna non perdere tempo mai, e

ma cercare anzi di farne grande tesoro.

 Vedete piuttosto di darvi molto attorno per trovare ajuti,

perché vi ripeto che c’è chi fa una guerra sorda al Piccolo Cottolengo,

c’è chi lo vorrebbe vedere finire nel disonore e nella fame.

 Quanto mi fa pena di dovervi scrivere queste cose! Mai mi sarei creduto

che ci fosse tanta bassa passione. Dio li perdoni e preghiamo per esse.

 So che vanno denigrandovi. Voi state umili, pregate, amate Gesù,

amate e curate con carità i poveri del Signore: attaccatevi alla SS. Vergine vostra madre:

invocate San Giuseppe, il Beato Cottolengo e le anime sante del Purgatorio, - lavorate,

datevi attorno per la questua, e la Divina Provvidenza vi consolerà.

 Questi numeri III e IV leggeteli pure alle consorelle,

unicamente perché sappiano come regolarsi, ma poi non se ne parli fuori con nessuno

e neanche parlatene più tra di voi. State molto unite tra di voi nella carità di Gesù Cristo,

da vere, da buone sorelle: mantenete la concordia, l’unione, la pace tra di voi:

compatitevi, ajutatevi, confortatevi col buon esempio, e pregate anche per me.

Io per voi altre prego sempre, fin di notte sogno i poveri del Piccolo Cottolengo,

e prego per voi tutte.

 La guerra contro del Piccolo Cottolengo continuerà, e si farà anche più insidiosa

e più forte, ma voi state tranquille che siete nella mano del Signore,

voi e i nostri cari poveri, e l’ultimo a vincere sarà Iddio!

 Vi conforto tutte e vi benedico in Gesù Cristo crocifisso e in Maria SS.

 Vi ripeto: pregate per me.

 Vostro povero servitore


       Sac. Luigi Orione  della Div. Provv.za

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 P. S.  La raccomandazione da Roccagrimalda avuta a mezzo

della ottima Sig.na Figari non mi pare caso così urgente da Cottolengo.

 Quando avrete occasione, fate avere il biglietto e la lettera dattilografata

che unisco a Suor Maria Stanislaa.

 La tenga per sua norma. È copia di quella che oggi fu spedita

alla Sig.ra Somensi.

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