V040T003 V040P003
Tortona il 30 maggio 1894
Onorevole Giunta municipale di Tortona
Si premette anzitutto che nell’ottobre 1893 il sottoscritto venne
dalle competenti Autorità autorizzato ad aprire un piccolo collegio
nel sobborgo detto S. Bernardino.
Mediante il concorso e l’aiuto di molti che troppo necessaria riconoscevano
per la nostra città, tale Istituzione, ebbe il piacere di vedersi subito circondato
da tal numero di alunni da rendere affatto insufficiente il locale già preso in affitto.
I felici risultati poi di questo primo anno di prova in mezzo a difficoltà
di ogni genere, e la sempre crescente fiducia dei tortonesi fecero moltiplicare
per tal modo le nuove domande di ammissione per il prossimo anno scolastico 1894-1895
da costringere senz’altro il sottoscritto a cercare un locale che potesse contenere
non meno di centocinquanta giovani, numero non ipotetico, ma corrispondente
alle domande già pervenute fino d’ora.
Vari comuni ben persuasi del grande vantaggio morale e materiale
che ne potrebbero ottenere, si offersero volentieri a prestar valido concorso
perché questo nuovo Collegio fosse aperto fra le loro mura; ma il sottoscritto,
anche per espresso volere di S. Eccellenza Monsignor Vescovo,
desiderando che potesse restare nella sua Tortona per ragioni facili ad intendersi,
pose l’occhio sul quartiere di S. Chiara.
Ora per cortesia del signor sindaco, avendolo potuto visitare in compagnia
del sig. Ing. civico e trovato adatto all’uopo e capace del numero,
presenta umile preghiera all’onorevole Giunta municipale perché voglia concedergli
detto quartiere di S. Chiara per l’uso cui sopra e alla seguenti principali condizioni:
1/ Il comune concede per un decennio al sottoscritto e per uso di Collegio
il quartiere di S. Chiara e più precisamente quei locali che verranno descritti
dal sig. Ing. civico al quale furono indicati.
V040P004
2/ Il sottoscritto corrisponderà al comune un annuo affitto non superiore
alle lire ottocento, a patto che il comune stesso si assuma di far tutte le riparazioni
che sono necessarie, perché detto quartiere di S. Chiara possa essere adibito
ad uso Collegio.
3/ Qualora il comune per qualsiasi motivo non credesse di addossarsi la spesa
di riparazione, il sottoscritto si dichiara pronto di farla per suo conto e dietro accordo
ed assistenza dell’ufficio d’Arte, sempre che sia dispensato dal pagamento di lire 800,
di cui sopra, di anni sei.
4/ Se il numero degli alunni venisse ad aumentare, il comune si obblighi
a concedere gratuitamente l’uso di quegli altri locali che potessero essere necessari
per il maggior sviluppo e per corrispondere alle esigenze dell’igiene,
dei regolamenti scolastici, nonché della dignità stessa del Collegio.
Di loro ill.mi signori obbligatissimo
Don Luigi Orione
¨