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Tortona, il 24 / IX - 1924
Gentilissimo Sig. Sindaco di Tortona,
Come già ebbi l’onore di averle esposto, così mi fo’ dovere confermare
a V. Signoria che, da più parti e anche in questi ultimi giorni da distinte famiglie
della città e circondario, sono stato sollecitato a dar vita in Tortona ad un Liceo,
regolarmente fatto, magari cominciando con la sola I Liceo, e poi completando il corso
di anno in anno, così come già sto facendo con l’Istituto Tecnico.
L’anno scorso, dopo l’abolizione delle tecniche, ho aperto al Collegio Dante
l’Istituto Tecnico, i primi quattro anni.
Quest’anno vi aggiungo il quinto anno, e andrò mano mano completando l’Istituto
nei suoi otto anni, con i due rami di ragioneria e di agrimensura.
Già dal I anno avevamo n. 150 alunni i quali agli esami diedero un risultato
più che soddisfacente, e superiore a tutti gli altri Istituti del genere della provincia.
I professori sono tutti laureati, e vi insegnano con molto impegno.
Col Liceo parmi si potrebbe fare ugualmente, completarlo di anno in anno,
così la spesa sarebbe ridotta.
Penso che questo corso di studî, ora che il R. Ginnasio va fiorendo,
porterebbe alla cittadinanza molteplici vantaggi.
Tortona, che è città salubre e tranquilla, e moralmente sana,
potrebbe diventare un centro non indifferente di cultura:
avrebbe provvisto al ceto operaio con le scuole professionali,
e avrebbe tutte le altre scuole Medie sino alle porte dell’Università.
Tortona non avrebbe più nulla da invidiare alle città concorrenti di Novi
e di Voghera.
Il completamento dell’Istituto Tecnico e la creazione del Liceo sarebbero, certo,
una benemerenza che l’attuale amministrazione fascista potrebbe ascrivere al suo attivo:
un merito che dovrebbe indiscutibilmente esserle riconosciuto da ogni ordine di cittadini
amanti dell’istruzione e del reale progresso di Tortona e circondario.
Mi permetto di aggiungere che se il comune non coglie quest’ora, mi pare
che essa difficilmente più verrà.
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Se la Signoria vostra Ill.ma e l’on.le giunta che ella con tanta saggezza presiede,
riterranno di prendere in considerazione la proposta, io, con animo aperto di italiano
e di tortonese, sono disposto a venire incontro al comune, con tutte le mie modeste forze.
Mi è sempre gradita ogni circostanza per porgere a V. Signoria Ill.ma
la espressione del mio ossequio.
Di lei, gentilissimo sig. Sindaco dev.mo servitore
Sac. Luigi Orione
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