V040T035 V040P038
[1928]
Gentilissimo Sig.r Questore,
La
pace de e La benedizion Io jeri
nel di prima quando mi sul
partire
io avrei voluto abbracciarla, per dirle tutta la profonda e santa impressione
che
avevano fatto su di prodotte
in me le esortazioni più che paterne,
che ella fece aveva rivolte a quel povero figliolo.
Non
l’ho fatto per non mortificare lui,
che non potevo abbracciare a cuo a una però Ella egli deve aver ella
però nella sua intelligente bontà,
avrà
ben sentita tutta la mia alta
stima che ho concepito riportato
di lei
quando ho detto al Tranquilli: vedi che non ti ha parlato da questore, ma da sacerdote.
Permetta, distinto signore, che ancora la ringrazî
e
che La mi conceda
permetta di abbracciarla in
ispirito in Domino.
Iddio la benedica!
Suo umile servitore in X.sto
Sac. Orione
¨